Politica
Via libera alla nuova legge sulla Disabilità. Riccardi: “Alto atto politico culturale”
Il tema fondante della norma, al di là dell’aspetto puntuale della disabilità, riguarda l’inclusione e l’eliminazione delle differenze
TRIESTE – Approvata a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale, giovedì pomeriggio, la nuova legge regionale sulla Disabilità “Interventi a favore delle persone con disabilità e riordino dei servizi sociosanitari in materia” dopo un lungo e costruttivo confronto in Aula. Soddisfazione è stata espressa dal vicegovernatore e assessore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi: “Questa norma – ha detto – rappresenta una delle declinazioni più alte degli atti politici che questa legislatura consegna a tutta la comunità nel momento in cui si avvicina alla sua scadenza, per il suo profondo approccio di tipo culturale. Dà risposte ai bisogni delle persone con disabilità all’interno dei Livelli essenziali di assistenza, recependo una norma dello Stato, e affronta percorsi di equità che per noi sono indispensabili”.
“Ha l’orgoglio e la convinzione di nascere sui saldi pilastri delle fondamenta dall’antesignana e già innovativa Legge regionale 41 del 1996, che modernizza, aggiorna e rende attuale – ha sottolineato Riccardi -. È da lì che siamo partiti, in maniera condivisa e compartecipata, facendo tesoro delle positive esperienze maturate sul territorio dopo quella data. L’abbiamo fatto insieme, con cognizione di causa, grazie allo stimolo importante giunto dal ‘sistema’ della disabilità”.
“Il tema fondante della norma, al di là dell’aspetto puntuale della disabilità, riguarda l’inclusione e l’eliminazione delle differenze – ha aggiunto Riccardi -. Vuole dare alle persone capacità di vita, non di sopravvivenza, diventando esempio di risposta a uno dei grandi fenomeni del nostro tempo, quello della cronicità, elemento di fondo che intendiamo affrontare con decisione, per dare risposte sostenibili e concrete ai bisogni di salute della popolazione. Una comunità che, fortunatamente, grazie alla scienza, vive più a lungo, imponendoci di operare imprescindibilmente con modelli organizzativi nuovi”.
“La norma, pilota a livello nazionale, abbraccia tutti gli aspetti della vita della persona con disabilità e della sua famiglia, nel contesto territoriale in cui la persona e i suoi parenti abitano, in sinergia anche con gli enti locali – ha sottolineato Riccardi -. Di principio, guarda a ogni parte della loro esistenza, dai trasporti all’occupazione, dalla cultura al ‘dopo di noi’. Abbiamo tracciato il binario di un lavoro importante, che si basa sull’equità e sull’uniformità del servizio che sarà erogato in maniera omogenea su tutto il territorio della nostra regione, sotto la responsabilità organizzativa delle aziende sanitarie”.
“La norma ci dà un’altra grande opportunità, quella di ridurre l’impostazione di sanitarizzazione delle nostre aziende, così da renderle sempre più sociosanitarie, spostando sul territorio la risposta alle esigenze di salute della comunità, superando la concezione baricentrica ospedaliera” ha aggiunto Riccardi ringraziando tutti coloro che hanno collaborato alla stesura del complesso disegno di legge, la cui versione è stata aggiornata per 60 volte a seguito di confronti che hanno visto l’organizzazione di 35 incontri con tutti i soggetti portatori di interessi.
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