Cronaca & Attualità
Firmato a Udine il primo “contratto di fiume”: è quello del Roiello
Coinvolti i Comuni di Udine e Pradamano, la Regione Fvg, il Consorzio bonifica pianura friulana, il Comitato Amici del Roiello, Legambiente Fvg
UDINE – Una strategia di sviluppo condivisa, l’impegno a lavorare assieme – Comuni, enti, associazioni – per valorizzare un bene identitario per la comunità, un percorso partecipativo che dopo cinque anni di lavoro giunge al suo primo traguardo: la firma dell’Atto di Impegno del Contratto di Rio. Protagonista di questa serie di azioni congiunte è il Rio Roiello, per il cui sviluppo si sono accordati, sottoscrivendo il documento ieri a Palazzo Belgrado a Udine, la Regione Fvg, i Comuni di Udine e Pradamano, il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, soggetto responsabile dell’attuazione del Contratto, il Comitato Amici del Roiello di Pradamano, Legambiente Fvg.
L’impegno sottoscritto interessa il territorio dei comuni di Udine e Pradamano, delimitato a nord da Beivars, a est dall’argine e dal terrazzo fluviale del torrente Torre, a sud dal confine tra Pradamano e il comune di Pavia. L’obiettivo comune è quello di tutelare, valorizzare e promuovere il Rio Roiello attraverso azioni strategiche condivise, programmate, negoziate. Si tratta di una grande opportunità per il territorio attraversato dal Roiello, del quale si intende garantire la manutenzione e la salvaguardia della risorsa idrica con nuovi progetti e interventi strutturali lungo il corso d’acqua, ma anche lo sviluppo di una coscienza collettiva di tutela e valorizzazione del paesaggio e della natura, della storia e della comunità che attorno al Roiello si raccoglie e riconosce, attraverso l’organizzazione di eventi culturali e ricreativi che coinvolgeranno scuole, associazioni, aziende, cittadini.
Dal 2017 ad oggi, dopo l’iniziale Documento d’intenti sono stati approvati l’analisi conoscitiva preliminare integrata, il documento strategico, il programma d’azione, il quadro finanziario di sintesi del programma d’azione, un report del processo partecipativo. Il Comitato di coordinamento, costituito da un referente per ciascun firmatario, affiancherà il soggetto responsabile nelle scelte da prendere per concretizzare la programmazione negoziata entro i termini previsti. Negli anni a venire il programma d’azione potrà essere sviluppato ulteriormente, valutando ed eventualmente aggiungendo nuove azioni (e sottoscrittori) con l’obiettivo di cogliere tutte le opportunità che si dovessero presentare. “E’ il primo contratto di fiume ad essere siglato – ha informato la presidente dell’ente consortile, Rosanna Clocchiatti -, e il risultato maggiore di questa attività partita dal basso, dai territori, è il voler condividere finalità e progettualità in una prospettiva di sistema”. Il sindaco di Udine Fontanini ha ricordato come le rogge a Udine, e quindi anche il Roiello, abbiano contribuito a dare sviluppo alla comunità. “Il Consorzio di bonifica gli ha ridato vita, mentre gli Amici del Roiello, artefici del progetto, hanno lavorato con tenacia al contratto di fiume.”
L’assessore comunale Giulia Manzan, moderatrice dell’incontro, ha illustrato il lungo iter che ha portato alla firma, “che è sicuramente un importante un punto di arrivo ma al contempo di partenza: adesso siamo tutti chiamati a mettere in pratica le azioni previste. Per il comune di Udine significa, tra le altre, la realizzazione del parco urbano per il Roiello di Pradamano nella zona di San Gottardo con spazi giochi, sosta, ristoro, e anche attività per l’ educazione ambientale, individuando percorsi di mobilità sostenibile, visite guidate per conoscere Udine e il Roiello”. Punta alla valorizzazione turistica “dolce” del rio, magari con passeggiate in bici, il primo cittadino di Pradamano Enrico Mossenta:“un corso storico da cui è nata e cresciuta la vita della nostra comunità. Da oggi si parte verso una nuova sfida: la ricerca finanziamenti per la concretizzazione delle progettualità”. Gli fa eco l’assessore Daiana Miani che punta a restituire una identità storica al Roiello attraverso la riqualificazione culturale e urbanistica”.
Fabio Scoccimarro, assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, definisce il contratto di fiume “un primo passo verso il raggiungimento di obiettivi più ampi di tutela ambientale e di valorizzazione delle risorse idriche del territorio. Spero sia da esempio anche per gli altri percorsi partecipativi che interessano altri fiumi, soprattutto per la capacità di collaborazione e sintesi dimostrata tra i vari portatori di interesse. La Regione si impegnerà a valutare le azioni di sviluppo di questo percorso e ne porterà l’esperienza nei prossimi Stati generali per l’ambiente che si terranno a marzo con l’intento di giungere ad una carta comune transfrontaliera per la tutela del territorio e all’avvio di azioni comuni di contrasto al cambiamento climatico”.
Alberto Pertoldi, presidente del comitato Amici del Roiello, riferisce con orgoglio il lavoro svolto dai volontari. “Nessuno avrebbe scommesso che l’acqua sarebbe arrivata a Lovaria. Quando accadde, nel 2015, festeggiammo, e fu lì che partì l’idea del contratto di fiume. Abbiamo bussato alle porte di tanti, come l’università, che oggi ricopre un ruolo strategico per tutti i contratti di fiume”, una spinta che proverrebbe, secondo Sandro Cargnelutti di Legambiente, proprio dall’apripista Roiello.
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