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Lo chef Scarello firma la petizione Coldiretti contro il cibo sintetico

«La firma di un personaggio come Scarello è un ulteriore tassello a difesa dell’agroalimentare del nostro territorio», commenta il direttore regionale della Coldiretti Fvg Cesare Magalini

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UDINE – Emanuele Scarello, chef bistellato del ristorante Agli Amici di Godia, ha firmato questa mattina al Mercato coperto di Coldiretti Campagna Amica Fvg a Udine la petizione contro il cibo sintetico. «Sono molto legato ai piccoli produttori, alle cose vere», le sue parole all’adesione all’iniziativa promossa da Coldiretti, Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition su tutto il territorio nazionale.

«La firma di un personaggio come Scarello è un ulteriore tassello a difesa dell’agroalimentare del nostro territorio», commenta il direttore regionale della Coldiretti Fvg Cesare Magalini. Coldiretti Fvg ha avviato da fine ottobre la raccolta firma per dire “no al cibo sintetico e sì ad una sana alimentazione”. Le multinazionali del cibo in provetta, è la motivazione, stanno cercando di imporre al mercato la carne prodotta in laboratorio, il latte “senza mucche” fino ad arrivare al pesce senza mari, laghi e fiumi. Un cibo sintetico che rischia di inondare in breve tempo il mercato europeo poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio.

«Per questo è importante l’impegno di tutti, nessuno escluso – incalza Magalini –. Dobbiamo sensibilizzare i cittadini sui rischi che potrebbero esserci, valorizzando quello che è il nostro pane quotidiano: il cibo naturale».

Venerdì, in Regione a Trieste, a firmare la petizione sono stati il presidente Massimiliano Fedriga, l’assessore alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier e la vicesindaco di Trieste Serena Tonel.

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