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Violenza contro le donne, palazzo Florio si illumina di rosso

Iniziativa del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità dell’Ateneo in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne

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UDINE – L’Università di Udine illuminerà di rosso Palazzo Florio nelle notti del 24 e del 25 novembre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’iniziativa è promossa dal Comitato unico di garanzia per le pari opportunità (Cug) dell’Ateneo per sensibilizzare la comunità accademica e la cittadinanza sul fenomeno ancora enormemente diffuso delle violenze e degli abusi, fisici e psicologici, contro le donne. «Il ruolo delle università – spiega il rettore, Roberto Pinton – è essenziale nel promuovere lo sviluppo e il progresso di una cultura inclusiva e di valorizzazione delle diversità con beneficio per tutto il territorio di riferimento e di tutte le persone che ruotano intorno a questa comunità».
Per la presidente del Comitato e delegata dell’Ateneo per le pari opportunità, Valeria Filì, «La violenza contro le donne è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e radicate nel pianeta. Troppe volte non viene denunciata sia per paura sia per l’impunità, lo stigma e l’indifferenza che spesso la circondano. Questa violenza, che registriamo quotidianamente, continua a rappresentare per le bambine, le ragazze e le donne un ostacolo al raggiungimento dell’eguaglianza e delle pari opportunità».

Al Palazzo delle Nazioni Unite, a New York, nel luglio scorso è stata aperta al pubblico una mostra dal titolo “Che cosa indossavi?”, che richiama la domanda che spesso viene posta dalle forze dell’ordine e dalle corti di giustizia alle vittime di violenza, insinuando una corresponsabilità delle medesime per l’aggressione subita. Le Nazioni Unite e l’Unione Europea stanno lavorando insieme per combattere questo fenomeno sociale e culturale fondato sulla logica della sopraffazione che in diversi Paesi è addirittura legittimata dallo Stato. Anche l’Università di Udine condivide la campagna di sensibilizzazione delle Nazioni Unite e raccoglie l’invito a un impegno concreto e quotidiano di contrasto alla violenza contro le donne.
«Accendiamo dunque le luci su Palazzo Florio, luci rosse come il sangue delle donne vittime di violenza in Italia e nel mondo – sottolinea la professoressa Filì –, per non dimenticarle e per confermare l’impegno concreto dell’Ateneo friulano sui temi della lotta alle discriminazioni, della promozione delle pari opportunità e dell’inclusione».

L’impegno dell’Università di Udine si concretizza anche con il premio di laurea, giunto alla sesta edizione, in memoria di Silvia Gobbato, praticante avvocata, laureatasi all’Ateneo friulano, uccisa nel 2013. Possono partecipare i laureati, entro il 31 ottobre 2024, con una tesi sugli studi di genere, la violenza di genere, la discriminazione di genere. Il premio è sostenuto dall’Ordine degli avvocati di Udine e dalla Federazione italiana donne arti e professioni affari (Fidapa), sezione di Udine.

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