Cronaca & Attualità
Fondazione Friuli, Caritas e Prefetture insieme per un aiuto alle famiglie in difficoltà
Contro il carovita, non una forma di assistenza, ma un accompagnamento per rimettere in equilibrio il proprio bilancio e far fronte alle esigenze primarie
UDINE – Un aiuto pratico e immediato alle famiglie friulane che, a causa della crisi energetica e alla conseguente impennata generalizzata dei prezzi, sono entrate in difficoltà non riuscendo più a far fronte alle esigenze primarie. Non una forma di assistenza, ma uno strumento eccezionale per riportare il bilancio familiare a un livello di sostenibilità. Sono queste le caratteristiche del fondo da 300mila euro che la Fondazione Friuli, presieduta da Giuseppe Morandini, in collaborazione con Intesa Sanpaolo ha affidato oggi alle Caritas diocesane di Udine e di Concordia-Pordenone, guidate rispettivamente da don Luigi Gloazzo e Andrea Barachino. La firma del protocollo d’intesa è stata fatta oggi assieme ai due prefetti di Udine e Pordenone, Massimo Marchesiello e Domenico Lione, che si sono attivati per la sua stipula.
*“Grazie a Fondazione Friuli e alle Caritas con questo documento è stato compiuto un primo passo per andare incontro a quelle persone che stanno vivendo una situazione di disagio. Ora ci auspichiamo che anche associazioni dei consumatori, enti gestori di servizi e altri importanti soggetti del tessuto economico vogliano attivare ulteriori forme di collaborazione per offrire ai più svantaggiati non solo azioni di sostegno economico ma anche di orientamento legale”, queste le parole del Prefetto di Udine Marchesiello nell’illustrare le finalità e gli obiettivi del protocollo.
Per il Prefetto di Pordenone Lione “l’iniziativa testimonia ancora una volta la vicinanza della Fondazione Friuli a sostegno delle esigenze delle famiglie del territorio. Una presenza, accanto alle Istituzioni territoriali, che si esplica a 360° sostenendo iniziative importanti per il benessere della comunità, spaziando dall’aspetto sanitario, a fianco alle eccellenze come il Cro di Aviano, al profilo sociale, a fianco della Caritas, in aiuto ai soggetti più deboli in questo momento di grave difficoltà”. L’iniziativa riveste particolare importanza anche perché vede la collaborazione di due Prefetture sullo stesso progetto.
“Questo sostegno si aggiunge e si integra a quanto stiamo già facendo sia noi sia le Caritas – ha spiegato il presidente della Fondazione Friuli Morandini – si tratta di un accompagnamento economico finalizzato a rimettere in equilibrio e quindi rendere nuovamente sostenibile il bilancio di quelle famiglie più colpite dall’impennata dei prezzi e che da una condizione dignitosa rischiano oggi di essere trascinati in situazioni di povertà reale”.
Saranno direttamente le Caritas a individuare le situazioni di disagio economico e a intervenire con l’erogazione di somme che potranno servire al pagamento delle bollette, all’acquisto di strumenti per il risparmio energetico, all’acquisto di alimenti, al pagamento dell’affitto e delle spese connesse all’attività lavorativa (biglietto mezzi pubblici, assicurazione e riparazione auto), come anche a forme di microcredito.
È un’esigenza già evidenziata dal Tavolo di confronto sui prezzi dei beni di prima necessità istituto dalla Prefettura di Udine e a cui partecipano le associazioni dei consumatori, le categorie economiche e le organizzazioni del Terzo Settore, tra cui le stesse Caritas.
“Mettiamo a disposizione la capillarità della nostra presenza sul territorio attraverso i centri di ascolto e il volontariato organizzato – ha chiarito il direttore della Caritas di Udine don Luigi Gloazzo -. Gli interventi che realizzeremo grazie al sostegno della Fondazione Friuli saranno indirizzati a coloro che si sono finora arrangiati, perché hanno energia e magari anche un proprio lavoro, ma che l’eccezionalità dei rincari rischia ora di gettare nella povertà strutturale”.
“Vorremmo che questa iniziativa – ha aggiunto il direttore della Caritas di Pordenone Barachino – possa anche stimolare la riflessione su un tema più ampio, che è quello del modello di consumo e del risparmio in un’ottica di difesa dell’ambiente”.
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