Cronaca & Attualità
Trent’anni di elisoccorso, Riccardi: “Braccio operativo dell’ospedale sul territorio”
Dal decollo al raggiungimento del luogo in cui è necessario intervenire il tempo medio di volo è di 13/15 minuti e l’operatività sul luogo dell’intervento, sempre variabile, in media è compresa tra i 25 e 40 minuti
FVG – “L’elisoccorso regionale si configura come una vera e propria estensione dell’ospedale sul territorio: è il braccio operativo del nosocomio per il trattamento intensivo del paziente nella situazione di emergenza, grazie alla presenza costante di un anestesista rianimatore e un infermiere a bordo che sono in grado di operare con estrema immediatezza per salvare la vita delle persone”. Lo ha sottolineato il vicegovernatore e assessore con delega alla Salute e alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto al meeting center del Dacia Arena di Udine per l’evento “In volo verso il futuro: 30 anni di elisoccorso in Friuli Venezia Giulia” cui hanno preso parte i direttori generali delle aziende sanitarie della Regione e della Struttura operativa regionale emergenza sanitaria (Sores), oltre a numerosi esperti.
Nel ringraziare tutto il personale sanitario dell’emergenza-urgenza per lo straordinario sforzo durante il periodo della pandemia, Riccardi ha sottolineato come “Ogni euro speso nell’emergenza non può considerato uno spreco, come qualcuno continua ad affermare: rappresenta un investimento fondamentale, irrinunciabile, a beneficio della salute delle persone”.
“Il servizio di elisoccorso del Fvg è uno dei primi attivati in Italia. Anche la composizione dell’equipaggio, con anestesista e infermiere a bordo a ogni decollo, rappresenta un esempio di eccellenza a livello nazionale: non in tutte le regioni del Paese, infatti, è strutturato in questa maniera”, ha aggiunto Riccardi che ha ricordato anche come l’elisoccorso diventi fondamentale per raggiungere persone in difficoltà sanitaria e in grave pericolo in zone impervie della regione”.
“Il nostro obiettivo è quello di creare una sempre più forte sinergia e una massima integrazione tra le varie anime del sistema di emergenza territoriale della nostra regione che si compone di elicottero sanitario, di ambulanze Als e Blsd e di automediche: tasselli strategici che vanno a comporre un puzzle unitario di straordinaria efficacia ed efficienza a favore del cittadino” ha sottolineato ancora Riccardi.
Da marzo di quest’anno l’elisoccorso opera in assetto unico; l’equipe cioè è composta sempre, a ogni decollo, da cinque persone: il pilota il tecnico verricellista, il tecnico del soccorso alpino a supporto per attività da svolgere in zona impervia ma anche su strada, il medico rianimatore e l’infermiere. Dal decollo al raggiungimento del luogo in cui è necessario intervenire il tempo medio di volo è di 13/15 minuti e l’operatività sul luogo dell’intervento, sempre variabile, in media è compresa tra i 25 e 40 minuti. Circa novecento gli interventi all’anno di cui il 30% in zona impervia. Il velivolo utilizzato è dotato di strumentazione altamente performante, in grado di operare anche di notte.
“Da alcune settimane opera un secondo elicottero così da poter assorbire tutta l’attività non emergenziale fino a ora eseguita dall’elicottero destinato al soccorso. Per un suo miglior utilizzo è previsto l’impiego a scavalco con la Protezione civile, essendo questo mezzo dotato di attrezzature e strumentazioni di bordo particolari non presenti negli altri mezzi a disposizione”.
Il secondo velivolo è un Airbus H145 denominato D3, l’ultima versione di questo modello, recentemente certificato e tra i più utilizzati in Italia e nel mondo. La base di Pasian di Prato è tra le prime basi italiane ad aver visto l’ingresso in servizio di questo nuovissimo e riuscito modello. È dotato di due motori a turbina da circa 900 cavalli ciascuno che garantiscono ottime prestazioni di volo anche in ambiente montano e in presenza di elevate temperature. I livelli di potenza sono tali da consentire la massima sicurezza: anche in caso di avaria a uno dei due motori, infatti, l’altro consente all’aeromobile di rientrare in piena sicurezza.
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