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Cronaca & Attualità

Villa de Claricini Dornpacher, presentato il progetto di valorizzazione da 5 milioni di euro

Il dossier è stato illustrato alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni del territorio

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MOIMACCO – È stato illustrato, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni del territorio, il progetto per la valorizzazione socio-economica, ambientale e culturale del complesso di Villa de Claricini Dornpacher. Edificata intorno alla metà del secolo XVII dalla nobile famiglia di origini bolognesi de Claricini Dornpacher, la villa si trova a Bottenicco di Moimacco, a breve distanza da Cividale e dal 1971 è sede della Fondazione omonima, istituita per volere della contessa Giuditta de Claricini (1891 – 1968), ultima erede del casato, con lo scopo di conservarne il patrimonio storico e artistico e promuovere studi e manifestazioni culturali. Il comprensorio è aperto al pubblico dalla primavera all’autunno con un ampio calendario di iniziative culturali ed enogastronomiche ed è completato da un’oasi biologica di oltre 150 ettari, dove sono coltivati cereali e legumi. 12 ettari di vitigno sono dislocati in gran parte attorno alle mura della villa e in parte sulle colline di Rubignacco. All’incontro sono intervenuti fra gli altri l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli (in collegamento video), Giuseppe Morandini, presidente Fondazione Friuli e Oldino Cernoia, presidente Fondazione de Claricini Dornpacher. Il progetto di valorizzazione di Villa de Claricini Dornpacher, illustrato da Gianfranco Favaro, presidente della società di consulenza e investimento Sinloc Spa, è stato concepito in un’ottica di riqualificazione energetica e di riuso degli spazi, nonché delle aree verdi tutelate e vincolate di pertinenza. L’ipotesi di investimento ammonta complessivamente a 5 milioni di euro, 2 dei quali già messi a disposizione dal Pnrr per gli interventi di riqualificazione del parco e del giardino storico.  Fra le iniziative proposte, anche lavori di manutenzione straordinaria al corpus della villa e il recupero di due casali attualmente in stato di abbandono.
“Si tratta di investimenti che, con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Friuli Venezia Giulia e di altri importanti realtà del nostro territorio, ha l’obiettivo di valorizzare le potenzialità della villa sempre nell’ottica di un turismo slow e sostenibile, che rimane il nostro obiettivo principale – sottolinea Cernoia -. Ci troviamo infatti al centro di un territorio ricchissimo da punto di vista culturale, storico, paesaggistico ed enogastronomico che, grazie anche all’approssimarsi di Go! 2025 potrà intercettare importanti flussi turistici provenienti anche dall’estero. Molti dei progetti culturali proposti dalla nostra Fondazione sono del resto già nati seguendo le linee tematiche di questo importante appuntamento”.

Il progetto di valorizzazione del parco di Villa de Claricini Dornpacher ha ottenuto un finanziamento della linea M1C3 Intervento 2.3 del Pnrr: grazie a 2 mln euro ca, l’area sarà oggetto di una riqualificazione che prevede molteplici elementi di innovazione. Fra questi il ripristino della vegetazione e del disegno originale dei giardini attraverso operazioni di integrazione-costituzione di specie arboree e superfici a prato, la stabilizzazione dei fondi dei viali e interventi in tree climbing. È previsto l’incremento di eventi nei giardini per tutte le utenze – come percorsi sensoriali e auditivi per i non vedenti e percorsi stabilizzati per persone con difficoltà di deambulazione -; interventi di recupero, riqualificazione e rifunzionalizzazione su alcune componenti minori del complesso attraverso un piano di gestione delle problematiche fitopatologiche e meccaniche di tutte le componenti verdi; l’elevazione degli standard di gestione, manutenzione, sicurezza e accoglienza; la creazione dell’arboreto didattico scientifico; l’Ideazione di iniziative integrate a reti e sistemi culturali, ambientali, territoriali in sinergia con il territorio. Il progetto prevede inoltre il restauro del corpus della villa con l’eliminazione delle barriere architettoniche e investimenti stimati in € 1.000.000, oltre alla riqualificazione di due fabbricati di pertinenza della Villa, attualmente in stato di abbandono, con un investimento stimato in € 2.000.000. Per il recupero di uno dei due fabbricati, denominato Casa Fanna, la Fondazione de Claricini Dornpacher ha già ottenuto un prefinanziamento dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

Villa de Claricini si trova in posizione strategica nei pressi di alcuni assi viari che connettono il territorio udinese con l’Austria e la Slovenia, così come la parte meridionale della regione: ciò le consente di essere facilmente accessibile per visite giornaliere anche ad un bacino internazionale di turisti. Di sicuro interesse anche la vicinanza con Cividale, città Patrimonio Unesco, Bandiera arancione e sede di importanti eventi culturali come Mittelfest, nonché destinazione di flussi che potrebbero essere intercettati grazie a servizi complementari al turismo di città d’arte.
Altra leva di attrattività è rappresentata dal turismo del vino, un’enorme risorsa per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio. L’azienda agricola de Claricini si trova immersa in un’ampia distesa di vigneti collinari che rappresentano un patrimonio vitivinicolo di altissima qualità. Quattro zone doc si intersecano nell’area (Collio, Friuli Isonzo, Friuli Colli Orientali, Friuli Grave) assieme a tre Docg (Piccolit, Ramandolo, Rosazzo). Inoltre nel comune di Cividale del Friuli si riscontra la più elevata concentrazione di produttori agroalimentari a marchio di qualità Dop, Igp e Stg della provincia di Udine (Fonte Istat, Promoturismo Fvg).
La regione Friuli Venezia Giulia sta investendo molto nella promozione e nel miglioramento della rete cicloturistica regionale, in un’ottica di promozione del territorio attraverso un sistema integrato. La rete di ciclovie di Interesse Regionale (Recir) è costituita da nove ciclovie che si sviluppano complessivamente per circa 1300 chilometri, dei quali 450 chilometri sono stati già realizzati. La Recir è parte integrante del sistema stradale regionale ed è costituita dagli itinerari di prioritario interesse regionale che collegano i centri di maggior interesse turistico, storico, artistico, culturale e naturalistico tra loro e con reti ciclabili previste dalle regioni confinanti. Il cicloturismo è in grande espansione sia a livello europeo che italiano e risulta un ottimo vettore di divulgazione culturale in grado di trasmettere, attraverso l’identità delle sue rotte, la storia e i valori di un luogo e di un territorio.
Nell’intorno di Bottenicco passano diverse piste ciclabili di interesse nazionale e internazionale come la Ciclovia Alpe Adria, l’A13 del Natisone e l’itinerario pedemontano, che ogni anno attraggono molti turisti anche stranieri. Nell’intorno della villa ci sono numerosi percorsi ciclabili, attraverso i quali il complesso de Claricini Dornapcher può immettersi in circuiti di respiro regionale, nazionale e internazionale. In quest’ottica, nella primavera scorsa, la Villa ha inaugurato la “Bike E-Motion de Claricini”, un’area attrezzata a disposizione dei cicloviaggiatori come comodo punto di partenza per esplorare, con visite guidate rigorosamente in sella, le vicine valli del Natisone e del Torre, oltre naturalmente al cividalese e al Collio.

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