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Continua il momento buio dell’OWW che perde contro Nardò

Lorenzo Pegoraro

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Sherrill impegnato contro Nardò (foto APU)

LECCE – “Meritiamo di più!”. Questo è il coro dei tifosi friulani (complimenti al “manipolo” presente pure a Lecce!) che ci pare più appropriato a commento della sconfitta (la terza consecutiva) dell’Old Wild West Udine contro Nardò per 89 a 77. Una esibizione che, una volta ancora di più, palesa a tutti la crisi che sta attraversando la formazione friulana dai nomi importanti (l’ultimo della serie, Alessandro Gentile, non ancora arrivato), ma dal gioco e dallo spirito di squadra ancora una volta assenti. Come era assente, ancora per Covid, coach Bonicolli, sostituito anche in questa occasione dal vice Finetti.

I primi tre quarti di gioco hanno visto Udine presa a “pallate” da tre punti dall’HDL Nardò. E’ vero che ai pugliesi andavano tutte dritte (8/8 nel primo quarto da tre punti!!), ma è anche vero che la difesa sul perimetro era parecchio blanda da parte degli ospiti. Eppure che Nardò fosse una squadra pericolosa da tre punti si sapeva, no? I padroni di casa hanno sbagliato la loro prima conclusione dalla distanza dopo 4′ del secondo quarto con Smith, guarda a caso marcato dall’appena subentrato Nobile, ritornato dall’infortunio, che continua ad essere il miglior difensore friulano.

E la conseguenza di cotanta precisione a fronte dello sbandamento dei bianconeri, incapaci di un gioco corale in attacco e poco determinati ed aggressivi in difesa, è stata che l’OWW è andata sotto nel punteggio fino a -30 nel terzo quarto (64-34). Ma le sorprese non sono finite.

Nell’ultima frazione di gioco i bianconeri hanno pressato a tutto campo recuperando palloni su palloni e attaccando finalmente il canestro. Con un parziale di 27 a 12 raccolto negli ultimi 10′, l’APU ha concluso il match sotto di “soli” 12 punti. Vero che i padroni di casa avevano già entrambe le mani sulla vittoria, ma questo improvviso e finale arrembaggio è un messaggio alquanto peculiare, da decifrare.

Quello che, ormai, invece pare chiaro è che all’APU mancano un vero playmaker (uno Sherrill che, appena ha mezzo metro, tira non lo è) ed un lungo dinamico e rimbalzista da affiancare ad Esposito (i lunghi pugliesi Borra e Poletti han preso insieme 29 rimbalzi, i corrispettivi Cusin e Pellegrino ne han raccolti solo 11!). E ci pare assente, soprattutto e con ogni rispetto dovuto, una guida tecnica che dia la giusta amalgama ed un gioco ad una squadra che, alla fine del girone di andata, ancora non ce l’ha.

DL NARDO’ – APU OLD WILD WEST UDINE 89-77 (29-21, 50-30, 77-50)

HDL NARDO’: Baccassino ne, Marzano ne, Parravicini 7 punti, Smith 23, Poletti 11, Baldasso 9, La Torre 13, Donda 2, Vasl 13, Borra 11. All. Gennaro Di Carlo.

APU OLD WILD WEST UDINE: Palumbo 5 punti, Mian, Antonutti 3, Gaspardo 18, Cusin 6, Briscoe 19, Fantoma ne, Esposito 9, Nobile, Pellegrino 2, Sherrill 14. All. Carlo Finetti.

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