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Un grande Gentile spinge Udine alla vittoria su Rimini

Lorenzo Pegoraro

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Un'azione offensiva dell'APU

UDINE – Nel quinto turno del girone di ritorno, l’Old Wild West Udine esce vittoriosa dalla battaglia casalinga con la Riviera Banca Rimini per 81 a 80 dopo un tempo supplementare.

L’incontro con i romagnoli si preannunciava difficile alla vigilia, vuoi perché Udine, guidata dal ventisettenne coach Finetti, è in una fase di ridefinizione di giochi e ruoli, pur inserendo nel motore uno come Alessandro Gentile, vuoi perché gli ospiti arrivavano sulla striscia di due vittorie importanti (con Cento e a Ferrara) ed hanno probabilmente la coppia di americani (la guardia Johnson e l’imponente centro Ogbeide) migliore del girone.

Ed il match non ha tradito le attese, anzi. Le statistiche dei tempi regolamentari riportano che l’APU è stata in vantaggio per gran parte dell’incontro (29’33” contro gli 8’32” degli ospiti) rimanendo ininterrottamente avanti dalla tripla di Sherrill che è valso il 27-25 a favore dei bianconeri fino al 71 pari acciuffato a -3′ dalla fine dei tempi regolamentari con una canestro da sotto del riminese Ogbeide.

La formazione friulana, dopo un avvio equilibrato, era riuscita in tale lasso di tempo a prendere le misure ai giocatori ospiti, limitando l’apporto dei suoi due stranieri e trovando canestri importanti dal solito Briscoe, spesso imbeccato da un Gentile in versione assist-man. Da una gestione del match finalmente convincente, erano arrivati così anche i vantaggi a doppia cifra nel terzo quarto, tra cui quello del +13 giunto con una tripla di Pellegrino (47-34) e canestri spettacolari come l’alley-oop concluso sull’asse Palumbo – Gaspardo (possibile n. 1 nella Top-10 delle azioni migliori di questo turno). Insomma, sembrava una domenica finalmente “tranquilla” per l’APU, guastata solamente da un incredibile diverbio tra Palumbo e coach Finetti sorto al momento del rientro in panchina dell’ex Forlì, apparso molto nervoso.

Nell’ultimo quarto, però, l’Old Wild West è tornata a vedere i vecchi fantasmi nelle forme di cattive letture offensive che hanno portato spesso a tiri forzati o palle perse (sopratutto di Sherrill, ma non è stato l’unico) e delle incursioni dello spiritato Johnson che, a suon di canestri, ha riportato Rimini a contatto con Udine nelle battute finali dell’ultimo quarto.

Raggiunto il pareggio con Ogbeide sul 71 pari, Rimini, dopo una palla persa di Sherrill, si è portata in vantaggio con un canestro in coast-to-coast di Johnson. Dall’altra parte, Briscoe prima ha fatto una cosa buona, realizzando i due liberi successivi al fallo subito e poi, dopo un errore da tre del riminese Masciadri, una brutta, non arrivando a concludere al tiro nell’ultima azione dei tempi regolamentari. Si è così andati al tempo supplementare in cui gli 8 punti segnati dai padroni di casa sono stati tutti realizzati da Alessandro Gentile con il suo classico tiro in sospensione nel cuore dell’area avversaria. Dall’altra parte Rimini si è affidata al solito Johnson che, con due triple, l’ha portata a -1 a 45” dal termine. Gentile nella penultima azione del match ha fallito il tiro, ma l’APU è stata graziata dagli ospiti con Ogbeide che, servito da Johnson sotto canestro, ha visto il suo tiro ballare sul ferro per poi uscire.

APU OLD WILD WEST UDINE – RIVIERABANCA RIMINI 81-80 d.1.t.s. (18-20, 39-34, 63-52, 73-73)

APU OLD WILD WEST UDINE: Gentile 20 punti, Palumbo 1, Antonutti 2, Gaspardo 7, Cusin, Briscoe 20, Fantoma ne, Esposito 4, Pellegrino 3, Monaldi 7, Sherrill 17. All. Carlo Finetti.

RIVIERABANCA RIMINI: Tassinari 5 punti, Anumba 16, Meluzzi 3, Scarponi, Masciadri 3, D’Almeida, Bedetti, Johnson 31, Ogbeide 18, Landi 4. All. Mattia Ferrari.

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