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Cronaca & Attualità

Concluso il congresso Cgil: Pezzetta confermato alla guida

Eletti anche Susanna Pellegrini (confermata), Daniela Duz, Michele Piga e Alessandro Zanotto

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FVG – Villiam Pezzetta è stato confermato segretario generale della Cgil Friuli Venezia Giulia. A sancirlo il voto dell’assemblea, atto conclusivo del congresso regionale tenutosi ieri e oggi a Tricesimo. Il rinnovo è stato deciso a larga maggioranza, accogliendo la candidatura presentata dalla Cgil nazionale. Ad aprile le operazioni di voto, nel pomeriggio di oggi, l’elezione del nuovo direttivo, dei delegati che rappresenteranno la Cgil Fvg al congresso nazionale di Rimini (15-18 marzo) e dell’assemblea generale, che a sua volta ha eletto il segretario generale.

LA SQUADRA. Oltre al segretario, l’assemblea ha votato l’intera composizione della nuova segreteria, che vede, al fianco di Pezzetta, la conferma di Susanna Pellegrini e tre ingressi: Daniela Duz, già segretaria della Filcams-Cgil (commercio) di Pordenone, Alessandro Zanotto, attuale coordinatore regionale della Flai-Cgil (agroalimentare), e Michele Piga, che abbina il nuovo incarico a quello di segretario generale della Cgil di Trieste, recentemente confermato dal congresso provinciale. Sarà quindi una segreteria a cinque, chiamata a guidare una fase di «profondo rinnovamento del gruppo dirigente», come dichiarato da Pezzetta all’apertura del congresso.

CONTRATTAZIONE DA RILANCIARE. Tutta dedicata al dibattito la mattinata, conclusa dall’intervento della segreteria confederale Francesca Re David, incentrato sull’assenza di un reale confronto con il Governo e sulle nuove sfide della contrattazione. «L’inflazione al 12% – ha detto Re David – deve necessariamente entrare nei rinnovi contrattuali. Ed è sempre a partire dai contratti che dobbiamo inseguire obiettivi come la riduzione dell’orario, la stabilizzazione dei lavoratori precari e la sicurezza, in un mondo del lavoro estremamente frammentato, segnato dal dilagare della precarietà, da perimetri contrattuali sempre più vaghi e dalla proliferazione dei contratti nazionali, che in dieci anni sono passati da 200 a 900». Se il ruolo del sindacato è stato fondamentale durante la pandemia, ha aggiunto Re David, per gestire la sicurezza nei luoghi di lavoro e anche nel rivendicare un cambio di rotta nelle politiche del Paese e dell’Europa, «il profilarsi del ritorno al patto di stabilità, i nuovi scenari geopolitici dovuti alla guerra in Ucraina e il peso della crisi rischiano di provocare una vera e propria rottura del patto sociale, amplificando le diseguaglianze e rendendo ancora più debole il mondo del lavoro».

QUI FVG. La difesa dei lavoratori e dei pensionati passa anche attraverso il rilancio delle piattaforme su fisco e previdenza, già al centro dello sciopero generale di dicembre. La Cgil è pronta a mobilitarsi anche a livello regionale. «In primis – ha ribadito Pezzetta – sul tema della sanità, per chiedere misure in grado di affrontare un’emergenza personale senza precedenti, arginando la fuga di risorse umane e finanziarie verso il privato, e un potenziamento vero dei servizi territoriali, anche grazie ai fondi Pnrr». Un confronto «reale e non occasionale» tra la Giunta regionale e le parti sociali, ha aggiunto il segretario, «è condizione irrinunciabile per varare riforme efficaci in campo socio sanitario e per un salto di qualità nelle politiche di sviluppo economico e occupazionale, sfruttando una capacità di spesa mai così alta come in questi anni e la chance irripetibile dei fondi Pnrr».

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