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Basket

Una OWW Udine incerottata fa suo il derby con Cividale

Lorenzo Pegoraro

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Un'immagine delle fasi finali del derby tra Udine e Cividale

UDINE – Dopo tanti bocconi amari, l’Old Wild West Udine gusta il sapore dolce di una vittoria importante facendo suo il match friulano con la Gesteco Cividale per 73 a 66.

Alla vigilia, non era facile prevedere uno sviluppo così favorevole per i bianconeri. Un periodo, già difficile per la situazione infortuni di alcuni, si era aggravato dopo la squalifica di Gentile (2 giornate) e l’incidente automobilistico in cui era stato coinvolto capitan Antonutti. La dirigenza dell’APU, per “tamponare”, era ricorsa all’acquisto last-minute del giovane playmaker Bertetti dalla (purtroppo!) fallita Kleb Ferrara, ma certamente la situazione era tutt’altro che rosea.

Con una prestazione di cuore e sostanza, l’OWW ha invece sorpreso tutti, forse anche se stessa, vincendo meritatamente una partita sentita, che ha visto il Carnera, abbondantemente sold-out, rimbombare del tifo per le due squadre sul parquet. Presenti sugli spalti anche numerosi “vips”, se così si può dire: i due portieri dell’Udinese Silvestri e Padelli, l’ex zebretta Pinzi e le due glorie del basket Premier e Galanda.

La partita è stata a lungo giocata sul filo dell’equilibrio, ma nei secondi venti minuti i padroni di casa, grazie ai canestri degli “spiritati” Monaldi e Gaspardo, hanno cominciato a prendere le distanze dagli ospiti che, di contro, sono arrivati al finale con poche energie e tante palle perse. Udine, dopo essere giunta sul +11 (68-57) a 4’10” da giocare, ha così potuto amministrare il vantaggio accumulato sino alla fine.

Priva ancora una volta di Briscoe e senza Gentile, i bianconeri hanno trovato in attacco i propri riferimenti in Diego Monaldi (26 punti, 3 assist e tantissima leadership), in un nuovamente positivo Gaspardo (21 punti e 9 rimbalzi) ed in un Esposito a lungo “arma letale” all’interno dell’area avversaria (11 punti, peccato per gli errori ai liberi).

In difesa, recuperato in extremis Nobile, giocatore fondamentale per le sorti bianconere, la squadra allenata da coach Finetti ha avuto il merito di limitare la fonte del gioco ducale, ossia il piccolo e funambolico Chiera e di annullare le velleità realizzative dell’argentino Redivo. Sotto canestro, nonostante la supremazia nella lotta a rimbalzo (38 a 29 il computo per i ducali), Cividale non ha mai sfondato trovando ad opporsi una difesa attenta e maggiormente fisicata.

I bianconeri ora potranno beneficiare della pausa riservata alle finali di Coppa Italia per rifiatare e recuperare gli infortunati. Tra due settimane Antonutti & co. saranno impegnati sul difficile campo della capolista Forlì, un esame tosto per una squadra che in casa ha un ruolino di sei vittorie consecutive, mentre in trasferta non vince dal 4 gennaio.

APU OLD WILD WEST UDINE – UEB GESTECO CIVIDALE 73-66 (11-13, 35-35, 54-50)

APU OLD WILD WEST UDINE: Brescianini ne, Palumbo 4 punti, Antonutti 4, Gaspardo 16, Cusin 4, Fantoma 2, Bertetti, Esposito 11, Nobile, Pellegrino 6, Monaldi 26. All. Carlo Finetti.

UEB GESTECO CIVIDALE: Redivo 5 punti, Miani 6, Cassese 2, Rota 19, Mouaha 6, Furin 2, Battistini 6, Barel ne, Pepper 14, Cuccu ne, Micalich ne, Dell’Agnello 6. All. Stefano Pillastrini.

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