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De Toni: «La vitalità è l’autentica garanzia per una città sicura»

Terza tappa del candidato sindaco del centrosinistra nei quartieri cittadini: da via Cividale in autobus fino in stazione e poi a piedi fino in centro storico

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UDINE – Un trasporto pubblico locale «completamente da rivedere», l’annoso tema dei passaggi a livello con residenti e commercianti costretti a vivere con le vibrazioni causate dai treni che «non sono un’opinione, ma una sensazione ben precisa» e, non da ultimo, la questione legata alla sicurezza in Borgo Stazione dove «a dispetto di tanti proclami la situazione non è cambiata come confermano i commercianti della zona». Sono i temi toccati nel terzo dei tour nei diversi quartieri cittadini e organizzati da Alberto Felice De Toni e dalla coalizione che lo sostiene come candidato sindaco alle prossime elezioni comunali del 2 e 3 aprile. Una coalizione composta da Lista De Toni Sindaco, Pd, Terzo Polo e Alleanza Verdi e Sinistra.

I passaggi a livello. De Toni e alcuni candidati sono partiti dalla pizzeria Bella Napoli di via Cividale per poi raggiungere in autobus la stazione dei treni. «Anche oggi – ha raccontato il candidato sindaco – abbiamo incontrato persone, ascoltato i loro problemi quotidiani. Il problema dei passaggi a livello, ad esempio, non può essere affrontato solo come argomento da campagna elettorale e per di più con un balletto di cifre che cambiano a seconda di quale esponente della Lega s’interpelli. In questi cinque anni benché la Lega fosse per un lungo periodo sia al Governo, sia in Regione, sia in Comune, nulla è stato fatto. Non un passo verso un accordo di programma tra Stato, Rfi, Regione e Comune che è l’unico vero modo per trovare una soluzione alla questione».

Il trasporto pubblico. In autobus, si diceva. Ed è proprio il mezzo scelto per questo terzo tour ad offrire il fianco a De Toni per parlare di trasporto pubblico. «Ci sono alcune linee che sono uguali da oltre 40 anni – ha denunciato – e solo questo basterebbe per capire che linee e frequenze degli autobus vanno ripensate. Non è ammissibile, se vogliamo incentivare l’uso del trasporto pubblico, che nel 2023 ci siano ancora quartieri dove o non passa proprio l’autobus o con orari che di certo non sono utili a sceglierlo come mezzo alternativo all’auto».

Sicurezza. Dalla stazione poi a piedi verso il centro, lungo via Roma, viale Leopardi, via Aquileia, via Vittorio Veneto fino in piazza XX Settembre e, infine, in via Zanon. Una camminata che ha dato modo al candidato di incontrare molti cittadini e cittadine, ma soprattutto commercianti ed esercenti. E, non da ultimo, per parlare di sicurezza e vivibilità. «Basta parlare con le persone – ha proseguito De Toni – per rendersi conto che la situazione in Borgo Stazione non è cambiata in questi cinque anni. I commercianti, ad esempio, denunciano che il problema dello spacciosullestrade non è diminuito, ma si è solo spostato dalle siepi agli androni dei palazzi. Ci hanno raccontato che i clienti entrano nei negozi solo per il tempo necessario agli acquisti e poi scappano via. Per rendere sicura Udine – ha spiegato – è necessario attivare dei progetti di sicurezza partecipata con i cittadini come già accaduto con grandi risultati negli Stati Uniti, dove i problemi legati alla sicurezza sono ben più forti. Il Comune, ad esempio, deve porsi da interfaccia tra proprietari e studenti o inquilini, incentivando l’affitto di molti locali ora sfitti, ripopolando così i quartieri perché la vitalità di una città è l’autentica garanzia per una città sicura. Perché, come dico sempre – ha concluso De Toni –, una città sicura non è certo una città blindata, ma una città vissuta».

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