Seguici su

Economia & Lavoro

Coldiretti Fvg: «Le risposte del ministro Lollobrigida rafforzano le nostre battaglie»

Nel corso del convegno, presenti anche il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il direttore di Coldiretti Fvg Cesare Magalini, presidenti e direttori delle Coldiretti provinciali

Avatar

Pubblicato

il

UDINE – «Le risposte del ministro rafforzano le nostre battaglie». Il delegato confederale della Coldiretti Fvg Giovanni Benedetti commenta con soddisfazione le parole di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare intervenuto in Sala Ajace a Udine al convegno “L’Agroalimentare in Friuli Venezia Giulia” promosso dalla Confederazione.
Aprendo l’incontro, Benedetti ha ricordato le istanze Coldiretti in particolare a difesa del made in Italy e contro la carne sintetica, una pericolosa deriva che mette a rischio gli allevamenti e il futuro dell’intera filiera del cibo nazionale. A queste sollecitazioni il ministro ha risposto con un ampio intervento in cui ha tra l’altro assicurato che il governo difenderà i prodotti italiani dalla «aggressione costante alla qualità. Siamo una superpotenza delle qualità – ha aggiunto – e i nostri prodotti, come Montasio, San Daniele e Ribolla Gialla, segnano in termini internazionali l’export di questa nazione e la sua crescita economica». Il ministro ha quindi ribadito il no del governo a «etichettature condizionanti, come Nutriscore, che vorrebbero indurci a utilizzare prodotti che vengono ipertrasformati da poche multinazionali», annunciando il contrasto «a ogni forma di produzione sintetica», ma anche la lotta alla dispersione idrica, «incentivando la presenza di invasi per la raccolta di acqua piovana, l’uso sicuro e corrette delle acque reflue e la desalinizzazione delle acque marine».

Nel corso del convegno, presenti anche il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il direttore di Coldiretti Fvg Cesare Magalini, presidenti e direttori delle Coldiretti provinciali, dopo i saluti del vicesindaco Loris Michelini, la parola è quindi passata al direttore del Consorzio Tutela Formaggio Montasio Renato Romanzin, al direttore del Consorzio Prosciutto San Daniele Mario Emilio Cichetti e al presidente del Consorzio Tutela Doc Friuli Stefano Trinco.
Occasione per presentare le eccellenze dell’agroalimentare regionale, un comparto che fattura 3,9 miliardi all’anno, con il record storico di esportazioni nel 2021: 1,1 miliardi. Il Fvg, stando a un recente report di The European House-Ambrosetti, è inoltre quarto in Italia per il valore della produzione di vino certificato, 803 milioni, mentre il San Daniele (350 milioni) e il terzo prodotto a base carne su 43 per valore della produzione e il Montasio (40 milioni) è l’ottavo formaggio per valore della produzione e quarto a pasta semicotta su 56.
Nel dettaglio, Romanzin ha ricordato le 1.000 stalle certificate per la produzione di latte destinato a Montasio Dop, le 62mila tonnellate di latte trasformato a Montasio Dop nel 2022 e le 850mila forme vendute, ma anche, sul fronte della sicurezza, le 30mila analisi sul latte e le 1.000 sul Montasio. Ha proseguito Cichetti con i numeri del San Daniele: 3.579 allevamenti, 2,67 milioni di pezzi prodotti, il 17% di export (sui 350 milioni di ricavi) direzione Usa, Francia, Gran Bretagna, Belgio, Austria e Australia. E quindi Trinco, che ha elencato i 27mila ettari di superficie vitata in regione e gli oltre 2 milioni di ettolitri prodotti, prima di ribadire il valore aggiunto del brand “ombrello” Doc Friuli, denominazione forte e altamente riconoscibile sotto la quale proteggere, sostenere e promuove il vino friulano, con l’obiettivo di acquisire una maggiore visibilità e competitività sui mercati anche internazionali, nel rispetto delle denominazioni preesistenti.

Continua a leggere le notizie di Diario FVG e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

You must be logged in to post a comment Login

Tu cosa ne pensi?