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De Toni lancia il collegamento tra il colle del Castello e piazza Primo Maggio

«Un sogno che gli udinesi hanno da tempo e che vogliamo esaudire»

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UDINE – Un grande polmone verde cittadino che ridia valore a quello che gli udinesi conoscono come Giardin Grande. Un’area di cui le famiglie udinesi possano godere proprio a ridosso del centro storico cittadino. Dove i bambini possano correre liberamente e dove tutti possano riposarsi su una panchina “all’ombra” dell’angelo del castello. Ma anche una grande arena che possa ospitare eventi e concerti. È il progetto per la nuova piazza Primo Maggio presentato oggi, 16 marzo, dal candidato sindaco Alberto Felice De Toni e dalla coalizione a suo sostegno che annovera Lista De Toni Sindaco, Pd, Terzo Polo e Alleanza Verdi e Sinistra. «Un progetto – ha spiegato lo stesso De Toni – realizzabile subito, a basso costo e che non prevede stravolgimenti alla viabilità. Collegare il colle del castello con l’ellisse di piazza Primo Maggio – ha proseguito – è un sogno che gli udinesi hanno da tempo e che finalmente vogliamo esaudire. Come? Basta cambiare sindaco, visto che quello che ha governato la città negli ultimi cinque anni si è caratterizzato per le sue retromarce, da via Mercatovecchio, quando pensava di aprirla al traffico, alla ex Dormich, quando pensava di fare un supermercato. In retromarcia si va piano. Bisogna inserire la quarta».

Il progetto presentato prevede il collegamento tra il colle del castello con l’ellisse napoleonica della piazza, creando così, di fatto, una continuazione verde che dall’angelo scende ininterrottamente fino al lato opposto di piazza Primo Maggio. Contenuti i costi per la sua realizzazione, visto che le stime prevedono un importo che sta «sotto i 500 mila euro». La nuova area pedonale verde sarà di circa 180 metri di lunghezza, ovvero dall’attuale parcheggio interrato fino all’InfoPoint di PromoturismoFvg, mentre la larghezza varierà da un minimo di 35 metri circa (per intenderci, al centro, in corrispondenza della punta più esterna dell’ellisse) ai 65 metri circa nel punto in cui l’ovale compie la sua curva. «Oltre all’inerbimento della zona attualmente attraversata dalle auto in direzione sud – spiega De Toni – il progetto prevede la realizzazione di una rotonda nel lato dell’attuale parcheggio interrato, in modo tale da consentire il passaggio delle auto nelle due direttrici nord-sud e viceversa lungo il lato esterno della piazza». Il parcheggio interrato a quasi 400 posti non dovrà subire invece modifiche di accesso e uscita delle auto, verrà eliminato il semaforo, verranno realizzati dei parcheggi a raso, non più a spina di pesce, lungo il perimetro esterno della piazza lungo entrambi i sensi di marcia. Inoltre prevediamo il bilanciamento del saldo dei posti auto con l’implementazione dei parcheggi all’ex caserma Duodo, adiacente a piazza Patriarcato. Non verrà infine spostata nessuna fermata degli autobus (ad eccezione, ma per una trentina di metri, delle sole corriere turistiche si attualmente sostano proprio sotto il colle).

«L’idea, quantomai concreta ed attuabile in meno di un anno – annuncia ancora De Toni – è quella dicambiare il volto della piazza senza stravolgerla, dando così continuità allo spazio urbanistico storico e confermando l’ellisse come grande polmone verde». Spostare sul perimetro esterno della piazza il traffico di attraversamento, attualmente consentito solo nella direzione nord-sud «rappresenta anche – continua De Toni – il modo migliore per dissuadere il passaggio delle auto nel cuore della città e incentivarlo verso altre direttrici come il ring interno alla città per raggiungere Udine nord o viceversa. Piazza Primo Maggio non può essere un viale ad alto scorrimento, ma il luogo dove poter godere della bellezza del castello e da cui dirigersi a piedi nel centro storico pedonale». Quello su piazza Primo Maggio, dunque, rappresenta «il primo intervento immediato – conclude il candidato –, ma organico ad un processo di riqualificazione complessivo che comprenda anche gli spazi del conservatorio musicale, piazza Patriarcato, piazza Duomo e che coinvolga, a macchia d’olio luoghi storici della città fino all’Odeon, alla citata ex caserma Duodo fino all’ex caserma Savorgnan di via Aquileia, da anni in stato di abbandono».

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