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Torre e Cormor: per De Toni si tratta di «opere rimaste a metà»

L’obiettivo è collegare i percorsi sull’argine o su strade rurali esistenti e quasi scomparse

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UDINE – I candidati della Lista “De Toni Sindaco” Lorenzo Croattini e Stefania Garlatti Costa hanno incontrato il candidato sindaco Alberto De Toni al Parco del Torre per discutere delle due aree parco più importanti della città: parco del Torre e del Cormor. “Udine – affermano i due candidati – è una città che ha ai suoi bordi aree naturalistiche che pochi conoscono e frequentano e che, opportunamente valorizzate, possono essere un polmone verde e un’area ricreativa con percorsi ciclopedonali e aree di svago che ne possono elevare la vivibilità”. Si tratta di intervenire mantenendo il valore naturalistico e di corridoio ecologico non solo del tratto udinese ma in una logica di contratto di fiume che preserva e mantiene corridoi ecologici nord sud nella pianura friulana. “Non si tratta di grandi investimenti economici e tanto meno di costruire grandi infrastrutture – precisano – ma di collegare i percorsi sull’argine o su strade rurali esistenti o quasi scomparse ma anche di intervenire per opere di bonifica di rifiuti abbandonati nel corso dei decenni precedenti e preservare la biodiversità.

Sul Cormor, infatti, basterebbe unificare il parco Nord e quello Sud secondo il preliminare e di interloquire con il demanio militare per la cessione dell’area all’altezza dello stadio, che è sottoutilizzata dal demanio militare stesso. Sul Torre, invece, si tratta di continuare l’opera di bonifica e di sistemazione di percorsi iniziata 20 anni fa, anche in continuità con la salvaguardia del Roiello di Pradamano portata avanti dagli Amici del Roiello di Pradamano e da Legambiente e con la neonata associazione I guardiani del Torre. “Udine – concludono – deve vivere in simbiosi con il proprio territorio, in un’ottica di mantenimento della ricca biodiversità animale e vegetale esistente, non dimenticando la collaborazione con gli altri enti locali nell’ottica di contratti di fiume condivisi”.

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