Economia & Lavoro
Artiera chiude con 4 mila visitatori e pensa al 2024
Organizzatori soddisfatti per la prima edizione della fiera del “fatto a mano”
UDINE – Si è conclusa la prima edizione di Artiera, la fiera dedicata alle creazioni handmade del territorio friulano e giuliano. Un appuntamento che nel corso dell’ultimo fine settimana, da venerdì a domenica, ha richiamato nei padiglioni della Udine e Gorizia fiere quasi 4 mila persone, che hanno ammirato le creazioni e i prodotti dei cinquanta e espositori presenti. «Siamo contenti di com’è andata – assicura una delle organizzatrici di Artiera, Santana Fishta di AdaLab -. Per essere la prima edizione, i visitatori arrivati sono rimasti soddisfatti per la qualità dei prodotti proposti, e anche gli espositori si sono detti felici per la tipologia di pubblico. Quindi stiamo già pensando a come strutturare l’edizione 2024 di Artiera, nella consapevolezza che i margini di crescita e di miglioramento sono notevoli, sotto diversi punti di vista».
Insieme ad Adalab e Cotifam, Artiera ha visto il supporto e la partecipazione di Regione Fvg, Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Udine e Gorizia Fiere, Confartigianato Udine. «Il nostro ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di Artiera – rimarca Fishta – e in particolare vogliamo ringraziare Francesca Cressatti perché si è davvero prodigata per darci ogni tipo di supporto quando è stato necessario».
Tra gli aspetti più apprezzati della fiera, oltre agli stand, anche gli eventi collaterali e il lancio del Guinness World Record per il fotomosaico più grande del mondo. Molto frequentato anche l’angolo di Opus Loci, l’originale progetto della Cciaa Pordenone-Udine che mette in rete le bellezze storico-artistiche e le eccellenze produttive dei cinque siti Unesco del Friuli Venezia Giulia: Aquileia, Cividale, Palmanova, Dolomiti friulane e Palù di Livenza. Infine un cenno particolare lo meritano le scuole presenti nell’ambito del progetto “Udine Craft Week”, che oltre a presentarsi hanno mostrato le loro capacità creative.
Una fiera dedicata alla concretezza dei prodotti “fatti a mano” che ha centrato l’obiettivo di accendere i riflettori sulle produzioni locali di qualità, facendole conoscere e mettendole in vetrina nell’arco di un fine settimana.
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