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Cronaca & Attualità

“Premio Lombardi”, vincono le tesi sui neoinfermieri nei reparti Covid e sullo smart working

A Gaia Bertolissi di Basiliano e Marco Peresson di Spilimbergo il riconoscimento in ricordo del magistrato che operò a Udine e Trieste

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UDINE – L’esperienza dei neo infermieri nei reparti Covid e il futuro dello smart working dopo la pandemia. Sono i temi delle tesi di laurea da 110 e lode di Gaia Bertolissi di Basiliano e Marco Peresson di Spilimbergo vincitori ex-aequo della XII edizione del premio in ricordo del magistrato Giuseppe Lombardi. L’iniziativa, riservata a laureati dell’Università di Udine con tesi sulla sicurezza sul lavoro, è organizzata dall’Ateneo friulano e dalla famiglia del magistrato che operò a Trieste e a Udine. I premi, del valore di 1000 euro ciascuno, sono stati conferiti oggi, nell’ambito dell’affollato convegno su “Sicurezza sul lavoro e Pnrr”, nell’auditorium della nuova Biblioteca scientifica dell’Ateneo friulano. L’azienda vinicola Zorzettig, di Cividale del Friuli, ha sostenuto il premio di laurea.

I premiati. Gaia Bertolissi, laureata in Infermieristica, ha dedicato la sua tesi a “L’esperienza dei neolaureati in infermieristica in reparti Covid: studio qualitativo con qualitative thematic analysis”, relatrice Alvisa Palese. Marco Peresson si è laureato in Economia aziendale con una tesi intitolata “Smart working: dall’esperienza pandemica ad un futuro (sicuro) per la salute dei lavoratori agili”, relatrice Marina Brollo. «La sicurezza sul lavoro – ha detto il rettore Roberto Pinton – è diventato per il nostro Ateneo un tema qualificante e distintivo nella didattica, nella ricerca scientifica e nei rapporti con il territorio, anche grazie al Premio Lombardi. Con queste attività si vuole contribuire a creare consapevolezza della necessità di migliorare la qualità del lavoro e, soprattutto, di salvaguardare il benessere e la salute dei lavoratori».
«Il premio di laurea intende coltivare il diritto di tutti a un lavoro sicuro – ha ricordato la coordinatrice dell’iniziativa Marina Brollo, responsabile del Laboratorio lavoro dell’Ateneo friulano –, imperniato sui principi della tutela della vita, della dignità della persona, della libera esplicazione della personalità e della salute».
L’evento è stato organizzato dal Laboratorio lavoro del Dipartimento di Scienze giuridiche con la Cattedra Unesco in Sicurezza intersettoriale per la riduzione dei rischi di disastro e la resilienza (Sprint) dell’Ateneo friulano, in collaborazione con l’Ordine degli avvocati di Udine e la Scuola superiore della magistratura, sede di Trieste. Il convegno inaugura l’attività in Friuli Venezia Giulia della nuova associazione nazionale “AIDLaSS Forense”. La registrazione dell’evento successivamente sarà disponibile online sul canale Youtube “Play UniUd” dell’Università di Udine.

I partecipanti. Ai lavori della mattinata hanno partecipato: per l’università friulana, il rettore Roberto Pinton, i direttori dei dipartimenti di Scienze giuridiche, Elena D’Orlando, e Politecnico di ingegneria e architettura, Alessandro Gasparetto, e il coordinatore del corso di laurea in Tecniche dell’edilizia e del territorio Alberto Beinat; l’assessore regionale alla salute, politiche sociali e disabilità, Riccardo Riccardi; la consigliera del Comune di Udine, Rita Nassimbeni; per il Tribunale di Udine, il presidente della Sezione penale, Paolo Alessio Vernì; la procuratrice aggiunta della Repubblica, Claudia Danelon; i presidenti, dell’Ordine degli avvocati di Udine, Raffaella Sartori; dell’Ordine provinciale dei Consulenti del lavoro di Udine, Roberto Re; del Gruppo giovani imprenditori Fvg, Matteo Di Giusto; del Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Udine, Lucio Barbiero; il coordinatore della Commissione sicurezza dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Udine, Massimo Cisilino.
Introdotte da Valeria Filì e coordinate da Anna Zilli, docenti di Diritto del lavoro dell’Ateneo friulano, le relazioni sono state tenute da Pierluigi Rausei, dirigente dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inail); Enrico Amati, docente di Diritto penale dell’Università di Udine, e Silvia Rigano, funzionaria dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance). Hanno inoltre portato il loro contributo la direttrice regionale dell’Inail, Angela Forlani, e la presidente della sezione di Udine dell’Ance e del Centro edile per la formazione e la sicurezza, Angela Martina.

Le testimonianze. Hanno inoltre portato la loro testimonianza, nel pomeriggio, Flavio Frigè, dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, e Bruzio Bisignano, ex operario siderurgico e formatore, coordinati da Caterina Mazzanti, assegnista di ricerca in Diritto del lavoro dell’Ateneo friulano.

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