Eventi & Cultura
Pat Metheny, i Police orchestrali e la Notte Brasiliana per la 33esima edizione di Udin&jazz
Sogno jazz di nove notti di mezz’estate (10-18 luglio) nel cuore (e nella periferia) di Udine con venticinque proposte musicali da tutto il mondo
UDINE – La settimana (ma in verità sono nove date) più jazz dell’anno cala il sipario e presenta i suoi assi, le novità, i classici, le suggestioni di sempre, le scommesse. E così l’armata di King Velliscig al grido di battaglia di jazz against the machine invaderà ancora una volta il capoluogo friulano con l’entusiasmo, la grinta e la qualità di sempre per la trentaduesima edizione di quello che si conferma uno dei migliori festival nel suo genere dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno.
Alla Casa della Contadinanza venue Castello di Udine si presenta (anche in diretta fb) la nuova edizione già preannunciata “più ribelle, più innovativa, più anarchica” laddove nella società del ribaltamento valori il termine anarchico pare diventato sinonimo di efficienza e funzionalità. E conoscendo i protagonisti non vi sarà alcun dubbio in merito. Ma ora andiamo ora al programma.
I big: già annunciati da qualche mese a ruota Pat Metheny e Stewart Copeland, le prevendite pare abbiano già riscontrato un certo successo per “il più grande musicista del mondo!” (cit. Pino Daniele) e lo storico batterista dei Police (quelli di Sting, per intenderci!): il primo a valorizzare nuovi talenti, il secondo con una lettura orchestrale dei grandi successi di una delle band più amate late 70-early 80.
Max De Tomassi (Radio 1 RAI) sull’onda Udine chiama Rio porta in dote anche quest’anno l’ormai classica Notte Brasiliana. Protagonisti un già consolidato amico di Euritmica, Amaro Freitas, prodigioso e turbolento pianista ed Eliane Elias, per una notte tropicale al castello.
Capitolo giovanissimi: segnate in agenda Lakecia Benjamin, sassofonista from NYC, Mark Lettieri, chitarrista degli Snarky Puppy, Matteo Mancuso, enfant prodige della chitarra, Ludovica Burtone, violinista di origini udinesi.
Il totale fa venticinque appuntamenti: centro, periferia, castello, piazze e il graditissimo ritorno alla Corte Morpurgo, dove gli storici fans del festival sanno che l’evento diventa magia. Un’altra sventagliata di nomi tanto per farsi la bocca (ma soprattutto le orecchie): Roberto Ottaviano, Dario Carnovale con Flavio Boltro, Claudio Cojaniz, Massimo De Mattia e Giorgio Pacorig, Soul System, GreenTea inFusion e la Zerorchestra.
Ed ancora presentazioni di libri, workshop jazz sessions dedicate a studenti, concerto di pianoforte partecipato per famiglie e bambini, i collaudatissimi aperitivi jazz alla Ghiacciaia e le parole d’ordine… le conoscete già.
Programma completo e biglietti su Udin&jazz
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