Cronaca & Attualità
Via libera al bilancio di Cafc. Riconfermato il presidente Salvatore Benigno
Nel nuovo cda esce Andrea Romito ed entra Augusto Burtulo. Confermati Anna Maria Zuccolo, Marianna Tomasin, Giovanni Valle
UDINE – Tra crisi idrica, siccità e notevoli aumenti dei costi delle materie prime, il 2022 non è stato un anno semplice per le aziende del settore del servizio idrico integrato. Nonostante le difficoltà operative incontrate soprattutto per l’adeguamento dei prezzi dei contratti di appalto o accordi-quadro di lavori (il legislatore nazionale ha ripetutamente normato la disciplina di riconoscimento ai fornitori di questi extra costi imprevisti), il bilancio 2022 di Cafc Spa chiude con un iisultato d’esercizio positivo per 4,6 milioni di euro, 30 i milioni di euro di investimenti realizzati. Il fatturato della società è pari a 49 milioni di euro (+1 milione rispetto al precedente esercizio), un margine operativo lordo di 21 milioni (+2,3 milioni rispetto al 2021). L’attività di investimento nella realizzazione di opere pubbliche in tema di servizio idrico è stata superiore alle previsioni di budget, raggiungendo l’importo di circa 30,3 mln di euro, pari a un investimento pro capite di 67 €/abitante, nettamente superiore al dato medio delle regioni del nord est (59 €/abitante).
“La società ha indirizzato prevalentemente la propria attività al mantenimento di un adeguato livello prestazionale per garantire elevati standard qualitativi di servizio ai propri utenti, nonché per la sicurezza e la continuità dell’esercizio delle reti e degli impianti gestiti”, ha detto in assemblea il presidente uscente Salvatore Benigno, riconfermato dal nuovo cda composto da Anna Maria Zuccolo, Marianna Tomasin, Giovanni Valle, Augusto Burtulo (che subentra ad Andrea Romito). I componenti della Commissione Controllo analogo sono: Francesco Martines, Fabrizio Pitton, Daniele Ariis, Roberto Revelant, Giacomo Trevisan, Daniele Chiarvesio, Fabio Luongo, Luigi Toller, Renzo Zanette. Una ulteriore spinta all’attività di investimento deriverà dall’attuazione delle progettualità strategiche finanziate dal PNRR (circa 47 milioni di euro) a beneficio della rete d’impresa Smart Water Management Fvg, che vede riuntiti tutti gli enti gestori del Fvg. In particolare il progetto digitalizzazione rete idrica e di riduzione delle perdite sulle reti di distribuzione, con potenziamento degli attuali sistemi di ricerca perdite idriche (“l’obiettivo è una riduzione del 13% delle perdite idriche rispetto alla situazione oggi esistente”), e il progetto Hub fanghi relativo all’impianto di depurazione di San Giorgio di Nogaro, volto all’essicamento dei fanghi del processo di depurazione tramite essiccatore a bassa temperatura di ultima generazione alimentato da energia rinnovabile, con impatti positivi per gli utenti sulle tariffe.
A seguito della crisi conclamata per le regioni del nord Italia è stata emanata una ordinanza del Capo Dipartimento nazionale della Protezione civile che ha dichiarato l’emergenza per la situazione di deficit idrico. L’ordinanza nazionale ha nominato un Commissario delegato e ha visto l’individuazione di Cafc S.p.A. quale soggetto attuatore con la delega delle funzioni di stazione appaltante per la realizzazione degli interventi urgenti per fronteggiare le conseguenze derivanti dall’aggravarsi della crisi idrica. Cafc S.p.A. ha pertanto esercitato le funzioni e i compiti di stazione appaltante per tutta la procedura di affidamento e sottoscrizione dei contratti d’appalto per gli interventi programmati e approvati dalla Protezione Civile regionale. Nell’ambito delle attività di contenimento degli effetti della crisi idrica sono stati effettuati numerosi interventi (in particolare nell’area montana presso gli acquedotti rurali) volti al miglioramento in urgenza di alcune opere di presa e sulle reti distributive, finalizzati al recupero della risorsa idrica; parimenti è stata avviata una campagna informativa di sensibilizzazione per un uso più consapevole delle risorse idriche attraverso canali multimediali e la stampa locale.
Nel corso dell’esercizio 2022 la società ha approvato un “Piano d’azione per la riduzione della propria impronta di carbonio”, pari a 5462 tonnellate di CO2 equivalente. La strategia di decarbonizzazione prevede l’attuazione di una serie di azioni che riguardano l’efficientamento energetico degli impianti, la riduzione dei consumi di combustibile fossile e la sostituzione con fonti rinnovabili, la riduzione dei consumi per i trasporti, la riduzione del consumo di reagenti, la riduzione dei tragitti dei dipendenti negli spostamenti casa-lavoro, infine la compensazione delle emissioni tramite l’acquisto di crediti di sostenibilità, in accordo con il Consorzio Boschi Carnici.
“L’esercizio 2022 è stato un anno in cui si sono consolidati alcuni assunti strategici che proietteranno certamente, per gli anni a venire, la società Cafc quale ente gestore di riferimento a livello regionale – commenta Benigno -. Gli obiettivi di mandato da parte del Cda, in collaborazione con la Commissione di Controllo Analogo, sono stati ampiamente raggiunti”. Il presidente si riferisce in particolare modo all’operazione di integrazione societaria Cafc-Poiana; all’attuazione di forme di collaborazione rafforzata con gli altri enti gestori del SII presenti in regione venuta per il tramite della costituzione della rete d’impresa (Cafc ha il ruolo di mandatario); l’avvio del ragionamento di prospettiva con Ausir in tema di creazione di una società multiutility (acqua + rifiuti) a livello provinciale; la programmazione di nuovi interventi in tema di “Circular & Smart Digital Water” consistenti nel riutilizzo delle acque reflue in campo agricolo, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, e l’avvio dell’acquedotto duale per i lavaggi industriali.
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