Basket
Finisce in semifinale di gara-3 contro Forlì il campionato dell’APU
UDINE – Con la sconfitta casalinga in gara-3 per 65 a 83 con l’Unieuro Forlì, termina in semifinale la stagione dell’APU Old Wild West Udine.
Un passo indietro, forse anche due, rispetto agli esiti delle precedenti due annate che si erano concluse in finale play-off, due anni fa con Napoli e l’anno scorso con Verona. Ma un esito tutto sommato in linea rispetto al valore della squadra, allestita con diversi giocatori dal pedigree importante, ma gravata dagli errori importanti fatti dalla società in fase di allestimento della squadra e di scelta della guida tecnica.
Gara-3, a dispetto del divario finale, è stata fino ad inizio ultimo quarto in bilico nel risultato. Certamente Forlì, con il suo gioco corale che le permette di fare bene anche quando ottiene poco dall’ala Adrian, premiato come migliore straniero dell’A2, aveva subito messo in chiaro nei primi due quarti che era venuta a Udine per strappare senza ulteriori indugi la qualificazione alla finale con Cremona. Le triple di Pollone, i canestri di classe di Cinciarini, le “zingarate” di Valentini avevano portato avanti già nel primo quarto gli ospiti ai quali, più che una squadra intera, sembrava opporsi il solito Gentile, autore di 15 punti già all’intervallo.
Arrivata a -13, l’APU ha avuto però un sussulto, con un quintetto tutto italiano (sia Terry sia, soprattutto, Briscoe sono stati seduti in panchina per gran parte della gara), nel terzo quarto, quando è sembrata raschiare tutto ciò che aveva in fondo al barile per riportarsi in partita. Con un mai domo Gentile, con qualche sprazzo di Gaspardo e con due triple di un ritrovato Monaldi, i bianconeri si sono riportati a -1, mancando in più occasioni il canestro del sorpasso.
Nell’ultimo quarto, finite le energie anche per le rotazioni ridotte imposte da Finetti (che non ha fatto nemmeno entrate capitan Antonutti), Udine ha lasciato andare via la partita a favore di Forlì che, soprattutto grazie ai canestri di Sanford, non si è fatta pregare due volte per rinsaldare il vantaggio e chiudere il match.
Nel post partita, l’allenatore toscano dell’APU ha spiegato in modo chiaro le ragioni che lo hanno portato a rinunciare al consueto apporto di alcuni giocatori e a fare uso di quintetti atipici: “C’era l’esigenza di avere persone, prima ancora che giocatori, disposti a dare battaglia. Quando sei sotto 2-0, gli schemi saltano, le munizioni sono finite e bisogna andare di baionetta. Quindi avevamo bisogno di persone in grado di fare guerriglia da un punto di vista fisico, prima ancora che mentale”.
Si chiude così questa stagione sportiva, ma, a breve, come già annunciato dal presidente Pedone, si aprirà già quella delle decisioni per la prossima. Se, come dice il motto, “sbagliando si impara”, tutti i tifosi dell’APU si augurano che, dagli errori commessi, possa conseguire una maggiore maturità e lucidità nelle decisioni strategiche che saranno prese dal management della società friulana. Società in cui, come ha ricordato lo stesso Finetti a fine partita, tanti aspirano a venire a giocare perché sanno di trovare un ambiente ambizioso, in cui si viene regolarmente pagati ed in cui si viene seguiti da uno staff tecnico ed atletico importante. E non è una cosa di poco conto da cui ripartire.
APU OLD WILD WEST UDINE – UNIEURO FORLI’ 65-83 (21-25, 32-45, 55-56)
APU OLD WILD WEST UDINE: Gentile 25 punti, Palumbo 7, Antonutti ne, Gaspardo 9, Briscoe 4, Fantoma ne, Dabo ne, Esposito 2, Nobile 2, Pellegrino 4, Monaldi 8, Terry 4. All. Carlo Finetti.
UNIEURO FORLI’: Sanford 16 punti, Cinciarini 12, Gazzotti 4, Valentini 18, Adrian 8, Pollone 15, Ndour, Radonjic, Penna 10, Benvenuti. All. Antimo Martino.
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