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Federmanager Fvg: “L’innovazione ci proietta nel futuro”

I vertici di 4 parchi scientifici regionali a confronto: “Osate cambiare e cercate nuove strade” 

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FVG – Riflettere su quale ruolo possano ricoprire i manager oggi nei processi di innovazione per promuovere il cambiamento; analizzare rischi e ricadute in unepoca che impone cambiamenti tecnologici sempre più rapidi; capire quale possa essere linterconnessione tra i parchi scientifici e le imprese private. Sono solo alcuni dei quesiti emersi durante il dibattito Linnovazione ci proietta nel futuro. Un confronto che ha coinvolto i vertici di quattro Parchi scientifici regionali: Diego Bravar, BIC Trieste; Stefano Casaleggi, Friuli Innovazione; Roberto Siagri, Carnia Industrial Park; Franco Scolari, Polo Tecnologico Alto Adriatico. Moderatore il presidente di Federmanager Fvg, Daniele Damele.
Il Talk Show ha avuto luogo a margine dellAssemblea Ordinaria 2023 di Federmanager FVG, che si è svolta in presenza di rappresentanti istituzionali, imprenditori, manager, vertici di Federmanager e degli Enti collaterali, presso lHotel Là di Moret di Udine.

Bravar, BIC Trieste: “Per innovare bisogna rischiare, e non rischiamo abbastanza. Bisogna considerare che abbiamo una denatalità delle imprese, non lavoriamo abbastanza per portare i nostri giovani all’interno delle stesse. I giovani portano forza, energia e professionalità. Dobbiamo invertire questa tendenza che porta alla decadenza della società. Grazie alla tecnologia stiamo cambiando le professioni e, di conseguenza, il mondo. Al tempo stesso esiste una resistenza al cambiamento legata alla scarsa presenza di nuove professionalità, di formatori e di manager che aiutino questa transizione”. Casaleggi, Friuli Innovazione: “L’innovazione il più delle volte arriva dall’esterno. Quello che è drammaticamente cambiato sono le finestre d’opportunità, ormai sempre più strette. È necessario avere una commistione tra pubblico e privato per creare degli ambulatori specialistici di innovazione dove le imprese possano prendere visione delle nuove tecnologie: il famoso test for invest. Specializzarsi e dare valore alle imprese è un elemento fondamentale. Questo tipo di approccio deve essere coordinato affinché queste specialità siano in linea con gli interessi delle imprese”.

Siagri, Carnia Industrial Park: “Il digitale valorizza maggiormente le capacità del singolo, amplifica l’aspetto relazionale rimettendo l’uomo al centro. Non solo, accentua il valore delle periferie e, grazie a esso, si avranno nuove modalità di aggregazione, evitando così lo spostamento delle masse. Distrugge le differenze territoriali ed è funzionale a una presa di coscienza per il potenziamento e la trasformazione dei modelli di business. Il futuro delle grandi organizzazioni è costituito dalla presenza di nuovi professionisti che si aggregano per fare innovazione. In passato c’era necessità di grandi capitali e poche idee; ora è all’opposto: sono necessarie tante idee. I capitali arriveranno, soprattutto nella nostra regione, dove abbiamo opportunità stratosferiche”.  Scolari, Polo Tecnologico Alto Adriatico: “Come si misura linnovazione? Arrivando per primi. L’innovazione è una violazione delle norme andata a buon fine. È vero che viviamo in una società in decadenza, perché le imprese sono sempre meno. Noi al Polo Tecnologico lavoriamo solo con i giovani, indipendentemente dalla loro età anagrafica. Per essere attrattivi bisogna essere veloci nellattuazione, nell’impiegare il capitale umano e nella vitalità di pensiero. La direzione dellinnovazione è sempre in salita, non esiste innovazione in discesa. Innovazione è disturbare il quieto vivere”.

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