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Basket

Graberi: “Quest’anno abbiamo fatto tanti errori. Ma siamo pronti a ripartire”

Lorenzo Pegoraro

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L'amministratore delegato dell'APU Graberi

UDINE – Gianpaolo Graberi, importante commercialista udinese con un passato nel basket giocato tra Udine, Cagliari e Campobasso nelle vesti di guardia tiratrice, è stata la prima persona che il presidente bianconero Pedone ha coinvolto nella realizzazione dell’APU 2.0, designandolo come amministratore delegato dopo l’uscita tempestosa di Davide Micalich.

Ad una settimana dalla fine della stagione dopo la sconfitta in gara-3 di semifinale con Forlì, abbiamo parlato con lui della conclusione del travagliato campionato della squadra allenata da Finetti e delle prospettive di quella che si va ad aprire.

Graberi, alla vigilia della sfida di semifinale con Forlì lei sperava che l’APU Old Wild West potesse contendere la vittoria ad una formazione come quella romagnola oppure si aspettava che potesse esserci una débacle udinese?

“Onestamente la speranza di fare bene c’era, ma devo ammettere che in questa stagione abbiamo vissuto più di speranze che di certezze. Diversamente dalla scorsa annata in cui, anche se è finita come è finita, avevamo delle certezze assolute. Abbiamo cercato di rimediare nel corso del campionato agli errori fatti, ma non è bastato. Diciamo che quest’anno abbiamo fatto errori anche per i due anni precedenti”.

Gara-3 di semifinale ha lasciato qualche brutto ricordo ai tifosi friulani: la “stella” Briscoe lasciata a meditare in panchina, capitan Antonutti messo fuori dai giochi. Delle “fotografie” da fare dimenticare al più presto, non trova?

“Sicuramente. Posso, però, dire che già un minuto dopo la fine di quella partita il presidente e tutta la società hanno metabolizzato la sconfitta e si sono rimboccati le maniche per ripartire cercando di evitare il ripetersi degli errori commessi”.

Da questa esigenza di evitare gli stessi errori, è sorta l’opportunità di avere un uomo di esperienza come dirigente nell’organigramma societario? Dopo avere salutato l’ex responsabile dell’area tecnica Martelossi, state per firmare l’ex direttore sportivo di Treviso Andrea Gracis…

“Si sta facendo un esame complessivo della nostra realtà in modo da fare dei cambiamenti dopo questa stagione deludente. Ci sono delle ipotesi al vaglio, alcune saranno ufficializzate al più presto. L’idea è comunque quella di fare un ragionamento complessivo, senza cercare colpevoli. Il gruppo di lavoro di questi anni era legato alla figura di Matteo Boniciolli ed è perciò logico che, non essendoci più lui, debba essere rivisto”.

Sono in tanti a chiedervi la promozione in serie A, ma questa A2 sembra in realtà sempre più attrattiva e, il prossimo anno, torneranno anche i derby con Trieste e Verona. Non trova?

“L’A2 non è un ripiego e non è un caso che il nostro palazzetto sia sempre pieno. Paradossalmente, una A2 fatta ad alto livello potrebbe avere più attrattività di una A1 in cui si conquistano poche vittorie. Il nostro obiettivo di puntare a salire è comunque chiaro e non cambia: lo dobbiamo non solo ai tifosi, ma anche a noi stessi per gli sforzi fatti”.

Una delle note liete di questo finale di stagione è legata ad Alessandro Gentile: la forte ala ex Milano ha dedicato all’APU delle parole al miele in un post sui social…

“Quando venne preso da noi, ci furono molti che sollevarono dei dubbi su di lui, sul suo carattere. Ma le persone vanno conosciute. Non parlo del lato sportivo, che è noto a tutti, ma di quello umano. Alessandro è stato meraviglioso, si è fatto volere bene da tutti. Anche nell’ultima partita ha trascinato la squadra. E’ stato accolto bene a Udine e ha ripagato questa fiducia con tanta applicazione e voglia. In una stagione travagliata come quella appena trascorsa, il suo arrivo è stato uno degli aspetti più positivi”.

Chiudiamo con la questione legata al nuovo palasport. E’ cambiato qualcosa dopo le elezioni che hanno portato alla vittoria De Toni su Fontanini?

“Ovviamente con il cambio di Giunta in Comune certi discorsi e certi progetti sono da ritirare fuori e ripresentare. Rimaniamo dell’idea che sia una grande opportunità per la città, un project in cui sono coinvolte parti private e parti pubbliche, in cui si vuole realizzare un “gioiellino” vicino ad un altro impianto bellissimo come lo Stadio Friuli. Un palasport che non sia vissuto solo quando ci sono le partite, ma anche durante la settimana, anche per ospitare spettacoli. Sono sicuro che sia di interesse anche per la nuova amministrazione comunale”.

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