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Cronaca & Attualità

Un progetto per rilanciare il patrimonio degli scarpéts in Carnia

L’obiettivo è ottenere un ritorno in termini di crescita e benessere per le comunità dei territori interessati.

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TOLMEZZO – “Un progetto molto interessante che ha l’obiettivo di valorizzare le tradizioni culturali e artigianali della nostra terra per trasformarle in nuova impresa creativa, utile allo sviluppo economico del territorio. Dopo un’approfondita ricerca sulla tradizione degli scarpéts, condotta dall’Ente regionale per il patrimonio culturale, l’iniziativa del Museo Gortani e dei numerosi partner consentirà ad alcuni
artigiani locali di imparare a produrre le originali calzature della tradizione friulana creando così nuova economia attorno alla cultura nel segno della storia popolare. Coltivare l’imprenditorialità nei luoghi della cultura consentirà inoltre di creare nuove opportunità occupazionali sul territorio”. Con queste parole, espresse attraverso un videomessaggio di saluto, il vicegovernatore con delega alla Cultura del Friuli Venezia Giulia Mario Anzil ha manifestato il plauso della Regione alla conferenza stampa organizzata al Museo Carnico delle arti popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo per presentare il progetto “Scarpetti: i scarpéts de Cjargne”. Un progetto – i cui partner sono Regione Fvg, Erpac Fvg, Carnia industrial park, Enaip Fvg, Comunità di montagna della Carnia e Comune di Tolmezzo – dedicato alla tutela e alla valorizzazione della cultura popolare che punta a riattualizzare, attraverso azioni imprenditoriali e commerciali, la tradizionale produzione delle antiche calzature tipiche della Carnia con l’obiettivo di ottenere un ritorno in termini di crescita e benessere per le comunità dei territori interessati.
Sul progetto “Scarpetti” la Regione crede molto, tanto che nelle azioni per la sua realizzazione sono coinvolte più Direzioni dell’amministrazione, come hanno spiegato nei loro interventi (di uno è stata data lettura, l’altro è stato trasmesso in video) l’assessore alle Finanze Barbara Zilli e l’assessore al Lavoro e formazione Alessia Rosolen.  “Questo progetto esalta il passato per portarci a vivere consapevolmente il futuro, confermandoci ancora una volta che un popolo senza passato è un popolo senza futuro. E ci parla di un passato vivo, che non si limita a raccontare, ci spinge a investire e a credere: valorizzare un patrimonio culturale popolare per guardare lontano e fare impresa. All’interno di una comunità che si ritrova per imparare e realizzare gli scarpéts, tramandando di madre in figlia l’arte del saper fare, ma che si apre mostrando anche fuori dai confini friulani una realtà antica e moderna allo stesso tempo”.

Così Barbara Zilli, esprimendo il dispiacere per aver dovuto annullare la sua presenza all’importate incontro a Tolmezzo, ha voluto ribadire il suo grazie “agli organizzatori, a chi ha studiato e realizzato questo progetto, al Museo Gortani, scrigno di bellezza e di cultura, e un plauso a quanti hanno creduto e crederanno a questa nuova idea”. “Gli scarpéts – ha voluto aggiungere l’assessore Zilli – sono l’ennesimo miracolo dell’ingegno, della capacità e della laboriosità delle donne carniche, ma sono anche il simbolo di una Carnia e di un Friuli che ha insegnato e continua a insegnare che le cose si possono fare, e bene, anche con poco. Parlare di scarpets non significa solamente elogiare una calzatura che in chiave moderna può dettare moda, ma un modo di pensare e di essere: utilità, resistenza, forza. Insomma, caratteristiche che rispecchiano il carattere dei friulani e dei carnici: coriacei e resistenti, ma anche piacevoli e accomodanti”.
“Un progetto che rappresenta una sfida, lanciata dalla Regione e che il Museo Gortani con gli altri partner ha voluto cogliere, per mettere in pratica buone prassi e dare origine a un modello che servirà per il recupero e la valorizzazione dei vecchi mestieri ancora presenti nei nostri territori. Dalla tradizione e dagli antichi ingegni possono nascere nuove opportunità di crescita”. Alessia Rosolen, nel suo messaggio di saluto attraverso il quale ha ringraziato anche l’Enaip Fvg per la sua partecipazione alla sfida, ha sottolineato quanto il recupero dell’antico saper fare artigiano, coniugato allo studio e alla formazione, possa diventare occasione di sviluppo.

“Le attività del progetto “Scarpetti” – ha evidenziato l’esponente della Giunta regionale con delega a Lavoro e Formazione – punteranno non solo alla riscoperta di un’antica tradizione che ancora si tramanda, ma anche all’avvio di precisi percorsi formativi e di piccola imprenditorialità volti a creare e commercializzare un prodotto e un marchio che raccontino in maniera significativa la storia e le tradizioni popolari della nostra terra facendo nascere nuove opportunità di crescita. L’augurio – ha concluso Rosolen – è che questo progetto pilota
possa aprire la strada ad altre iniziative capaci di guardare al recupero del nostro importante patrimonio di storia, tradizioni e del saper fare per trasformarlo anche in un grande futuro patrimonio economico”.

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