Eventi & Cultura
Elio e le Storie Tese di nuovo sul palco: a novembre saranno a Udine
I biglietti saranno disponibili dalle ore 10:00 di giovedì 22 giugno online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati.
UDINE – È tutto vero, Elio e le Storie Tese hanno annunciato la loro reunion e l’atteso ritorno in tour, a modo loro. “Sfiniti dal dover rispondere quotidianamente ad almeno 20 persone a testa che chiedono ‘Quando tornate insieme?’ e ‘Ma non vi eravate sciolti?’ (per non parlare del tasso) Elio e le Storie Tese risolvono il problema tornando nei teatri da ottobre”, diretti dal famoso regista Giorgio Gallione, con lo spettacolo “Mi resta solo un dente e cerco di riavvitarlo”. Tra le date anche una a Udine, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, martedì 21 novembre alle ore 21:00. I biglietti saranno disponibili dalle ore 10:00 di giovedì 22 giugno online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati.
“Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo” sarà un pittoresco viaggio musicale nel repertorio vecchio di Elio e le Storie Tese. Una radiografia folle e ragionata della nostrana Terra dei Cachi 2023 dove ironia, incursioni surreali e filosofia assurda disegnano un bel paese italiota grottesco e contemporaneo. Canzoni, monologhi, scherzi musicali, performance strumentali virtuosistiche e demenziali, come è nello stile mitico e identitario del gruppo. Grande capacità musicale e talento compositivo al servizio di un racconto deflagrato e sempre sorprendente, dove metodo e follia, genio e sregolatezza incrociano continuamente strade e ispirazioni. Sarà un concerto teatrale senza un attimo di tregua, dove lo sguardo dissacrante e giocoso di Elio e le Storie Tese genera comicità e paradosso.
Elio e le Storie Tese, il gruppo più “folle” della musica italiana, si prepara quindi a scrivere un nuovo capitolo insieme con una tournée teatrale. Dal 1998 a oggi sono tra i gruppi più innovativi e rivoluzionari del panorama italiano. I testi dei loro brani utilizzano ampiamente espressioni gergali, umorismo di scuola milanese e nonsense, passando dal calembour a sfondo sessuale e la scurrilità “gratuita”, senza dimenticare una sottile satira politica e di costume, fino a livelli di surrealismo e decostruzione linguistica che possono, a tratti, ricordare persino l’avanguardia, il dadaismo o il futurismo, che evidenziano lo spessore culturale dei suoi componenti, che non si circoscrive al loro enciclopedismo musicale, dagli studi classici al continuo citazionismo delle canzoni più corrive di ogni tempo, riscontrabile anche nei loro curriculum individuali (da Rocco Tanica arrangiatore a Elio attore teatrale). Tutti i loro album sono diventati disco d’oro in Italia.
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