Gorizia
Assestamento, Honsell (Open): «No a una manovra basata sulla ricerca di consensi»
«Mentre la sanità pubblica boccheggia, la povertà e le disparità crescono, non è giusto utilizzare le maggiori risorse disponibili se non per sostenere la sanità pubblica ed erogare contributi e risorse tenendo conto del bisogno»
FVG – “Abbiamo espresso voto contrario alla manovra di assestamento della Giunta Fedriga perché riteniamo che disperdere in una miriade di rivoli, alla ricerca di tanti piccoli consensi, oltre un miliardo di euro è un lusso che in quest’epoca difficile nessun Governo regionale deve permettersi”. Così si è espresso Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg. “Mentre la sanità pubblica boccheggia, la povertà e le disparità crescono, non è giusto utilizzare le maggiori risorse disponibili – commenta ancora il consigliere in una nota – derivanti anche dall’incremento dell’Iva dovuto all’inflazione, se non per sostenere la sanità pubblica ed erogare contributi e risorse tenendo conto del bisogno. L’Iva derivante dall’inflazione è infatti pagata soprattutto dalle fasce deboli che sono più numerose”. “Inoltre non è possibile continuare a fingere che la distopia climatica che stiamo vivendo, che alterna incendi a inondazioni e uragani, non esista – continua Honsell – o limitarsi a trattarla come un’emergenza. È necessario invece varare un programma strategico per ridurre le emissioni e limitare e mitigare l’impatto di futuri inevitabili fenomeni di questa forza distruttiva”.
Il consigliere registra poi che “purtroppo non uno dei molti emendamenti da noi proposti è stato accolto”. Né quello che “vedeva la restituzione dell’addizionale regionale all’Irpef alle famiglie con Isee basso; né quello che obbligava le imprese che beneficiano di contributi e incentivi a fondo perduto a non ridurre i livelli occupazionali nei due anni successivi; né l’emendamento che limitava il ricorso al privato in sanità”.
Non ha trovato l’ok dell’Aula nemmeno l’emendamento che “prevedeva investimenti in attrezzature sanitarie in luogo di operazioni immobiliari; né quello che prevedeva l’utilizzo di aree di ex-caserme abbandonate e degradate per l’istallazione di impianti fotovoltaici; né quello che proponeva contributi per il fotovoltaico per edifici di proprietà di enti del terzo settore”.
La maggioranza, conclude Honsell, “si è ostinata a mantenere invece 140 milioni per i nuovi uffici regionali in Porto Vecchio; oltre 100 milioni per le aziende sanitarie senza chiaro indirizzo; e milioni per la benzina agevolata e altri contributi ai combustibili fossili”.
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