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Università, Pozzo (Pd): «Ancora nessuna risposta per la casa dello studente di Udine»

«La questione oggi viene messa da parte da un centrodestra che ha scelto di cassare il nostro emendamento»

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UDINE – «Le problematiche legate alla casa dello studente di viale Ungheria a Udine, denunciate anche dal sit in degli studenti, continuano a essere procrastinate e con esse le risposte a un bisogno di alloggi pubblici vicini al centro città». Lo afferma il consigliere regionale Massimiliano Pozzo (Pd) che attraverso un emendamento alla legge di assestamento di bilancio 2023 chiedeva di finanziare nel 2024 la ristrutturazione della residenza ex Erdisu di viale Ungheria a Udine.

«La chiusura dell’alloggio di viale Ungheria ha di fatto privato la zona del centro città (che ha un valore proprio per la sua centralità rispetto a molti servizi e al fattore socialità) di ben 286 posti e anche se ora gli studenti ricevono un contributo alloggio per appartamenti privati o per accedere a un convitto, si tratta ovviamente di soluzioni ben più onerose. La questione, che nei giorni della protesta degli studenti aveva attirato l’attenzione di tutti, oggi viene messa da parte da un centrodestra che ha scelto di cassare l’emendamento e dalla giunta che, attraverso una posizione di vaghezza, ha rinviato la cosa alla commissione competente».

L’università di Udine, ricorda ancora Pozzo, «è in vetta alle classifiche nazionali e la disponibilità di posti pubblici è un valore molto importante che le darebbe ulteriore attrattività. Far ripartire l’edificio di viale Ungheria, bloccato dal 2017, assume dunque un’importanza che non va trascurata. Le risorse economiche – conclude Pozzo – non mancano, noi siamo disponibili a un confronto subito, ma dal centrodestra deve esserci la reale volontà di arrivare a una decisione concreta senza tirare per le lunghe una situazione bloccata da anni che riteniamo risolvibile».

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