Eventi & Cultura
Enzo Cainero ricordato da una cicloturistica a Ovaro
Riccardi: “Ricordare l’amico Enzo per me è sempre un’emozione forte, specialmente accanto alla sua famiglia, nelle terre che ha amato e che ha valorizzato”
OVARO – “Se la bellezza delle terre di Ovaro, dello Zoncolan, della Carnia e di tutto il Friuli Venezia Giulia sono note oggi in ogni parte del mondo il merito è anche di Enzo Cainero che con il suo entusiasmo, la sua lungimiranza e la sua forza, è riuscito a farci raggiungere traguardi che erano considerati inarrivabili, prima con la tappa del Giro d’Italia dello Zoncolan e poi con la straordinaria tappa del Lussari”.
Lo ha detto, a Ovaro, l’assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto alla partenza della cicloturistica “dedicata a Enzo”, sotto l’arco Zoncolan, evento organizzato in ricordo, appunto, del patron del Giro, dal Comune di Ovaro, dalla locale pro loco, da Carnia Bike e Velox Paularo.
Oltre all’esponente dell’Esecutivo, allo start c’erano la famiglia di Enzo Cainero, il sindaco di Ovaro, Lino Not, numerosi amministratori comunali dei paesi contermini toccati oggi dalla cicloturistica e monsignor Gianni Pellarini che ha impartito la benedizione a tutti i ciclisti.
“Ricordare l’amico Enzo per me è sempre un’emozione forte, specialmente accanto alla sua famiglia, nelle terre che ha amato e che ha valorizzato – ha detto Riccardi -. A legarci è stata la stessa grande visione, il voler guardare sempre più avanti, e una straordinaria amicizia. La folta partecipazione a questo evento sportivo, la presenza di tantissimi suoi amici e la stessa volontà di organizzare la manifestazione, raccontano dell’affetto che il Friuli Venezia Giulia continua ad avere nei suoi confronti. Enzo non è più con noi ma di lui ci restano i suoi valori, la grande esperienza e la lezione che ci ha lasciato”.
Cainero, cittadino onorario di Ovaro, trascorreva alcuni momenti liberi nella sua casa di questo paese carnico. Ha sempre collaborato per lo sviluppo del turismo della montagna, mettendo in luce le bellezze del territorio attraverso gli eventi di ciclismo. A lui il merito di aver portato Ovaro, e la “salita del mostro”, lo Zoncolan, nelle case degli appassionati di ciclismo di tutto il mondo, grazie al Giro d’Italia. Con la famiglia Cainero, gli organizzatori della cicloturistica hanno promosso una raccolta fondi benefica, il cui ricavato sarà devoluto a una realtà sociale individuata dalla famiglia del patron
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