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Gorizia

Ritorno delle Province, per Martines (Pd) slitterà tutto a dopo il 2025

Per l’esponente dem si tratta “del fallimento del presidente Massimiliano Fedriga e dell’assessore Pierpaolo Roberti”

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FVG – “Da recenti notizie di stampa si apprende che la Commissione parlamentare competente ha bloccato tutte le procedure in corso per almeno il 2024 e gran parte del 2025. Tra queste pare ci sia anche la modifica dello Statuto della nostra Regione con il ripristino delle Province. Se così fosse, salvo forzature politiche, la procedura quindi ripartirà forse a fine 2025 e per completarla serviranno altri due anni, vista la  doppia lettura nei due rami del Parlamento”. A sottolinearlo, in una nota, è il consigliere regionale del Pd Francesco Martines.
“Tempi lunghissimi – osserva Martines – che vanno oltre l’attuale legislatura regionale e che sanciscono il fallimento del presidente Massimiliano Fedriga e dell’assessore Pierpaolo Roberti, con la loro tanto sbandierata promessa elettorale di votare per le Province nel 2025”. “Nella passata legislatura hanno smontato e affossato subito le Uti che, nonostante qualche elemento da migliorare – argomenta ancora il consigliere – stavano ingranando e stavano organizzando territori indirizzandoli verso un lavoro congiunto e organizzato.
Enti nati per essere funzionali, soprattutto, a risolvere i problemi di personale dei piccoli Comuni, attualmente ancora in gravi difficoltà vista la carenza di personale e non in grado di fornire i servizi essenziali ai propri cittadini”.

“Hanno inventato le Comunità, obbligatorie per montagna e zone collinari. Il risultato è stato che di volontarie ne sono nate pochissime e ora fanno fatica ad essere operative”, aggiunge l’esponente dem.
“Contemporaneamente all’istituzione delle Comunità – si legge ancora nel comunicato – la Maggioranza decide di voler ripristinare le  Province, e Fedriga e Roberti promette, in accordo con il proprio segretario politico, Matteo Salvini, che queste sarebbero state istituite con un iter accelerato in Commissione Paritetica Stato-Regione, senza alcun passaggio in Parlamento. Solo promesse elettorali per illudere gli elettori, pur sapendo che questo procedimento non era attuabile e che sarebbe stato obbligatorio il passaggio in Parlamento.
“Poi si sono inventati gli Edr, Enti di decentramento regionale: un maldestro surrogato in attesa delle Province. Come succede troppo spesso in Italia, la toppa provvisoria sta diventando permanente, con seguente nomina di commissari e direttori generali”, sostiene ancora Martines.

“Fedriga e Roberti ora si accorgono – aggiunge il consigliere di Opposizione – che serve doppio passaggio parlamentare, perché il nostro Statuto ha rango di legge costituzionale, e che le promesse fatte non possono essere mantenute, intanto  per tutti questi anni il governo regionale di Centrodestra ha continuato ad ingannare gli elettori, lasciando gran parte dei comuni in situazioni d’incertezza e gli stessi Edr, che dovevano avere natura provvisoria, in attesa dell’arrivo delle Province, hanno vissuto  tutte le incerte  ripercussioni operative che le situazioni commissariali provvisorie comportano”.
“Si sono illusi gli elettori, pur sapendo che non c’era possibilità di reintrodurre le Province in tempi rapidi, si è passati di annunci in annunci, senza concretizzare – conclude Martines – una parte qualificante del programma elettorale della coalizione di Centrodestra relativa proprio agli enti locali”.

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