Economia & Lavoro
Primo Bilancio di Sostenibilità di Confindustria Udine: una sintesi della cultura del fare
Benedetti: “Dai numeri del report si evince anche che essere competitivi significa consumare meno energia e materiali, riciclare”
UDINE – “Confindustria Udine ha 803 associati che impiegano 35.666 persone. È uno spaccato importante della società che produce PIL e che con il suo valore aggiunto contribuisce al welfare sociale. Una forza per scalare i limiti e quindi progredire. Dai numeri del report si evince anche che essere competitivi significa consumare meno energia e materiali, riciclare (energia compresa); consumando meno si produce automaticamente, direttamente ed indirettamente, meno CO2; riciclando ci si avvicina progressivamente all’economia circolare completa. Il digitale, con il machine learning, e nel prossimo futuro la quantum science, daranno una ulteriore e determinante spinta alla sostenibilità e all’ottimizzazione dei consumi energetici in generale”. Parole di Gianpietro Benedetti, presidente di Confindustria Udine, che ha dato il suo plauso al lavoro del Comitato sostenibilità dell’Associazione, guidato da Matteo Di Giusto, sfociato nella redazione del primo Bilancio di Sostenibilità di Confindustria Udine con riferimento all’anno 2022. Il documento è stato presentato ufficialmente nel corso di un evento tenutosi questo pomeriggio nella Torre di Santa Maria, alla presenza, tra gli altri, dell’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, del presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, dell’assessore all’Ambiente ed energia del Comune di Udine Eleonora Meloni e di Luca Olivari, Adjunct Professor alla LUISS Business School di Roma.
“La relazione di Matteo Di Giusto – ha evidenziato Benedetti – esprime la cultura del fare, in squadra, facendo leva sui talenti che ognuno ha, dell’impegno, della professionalità che si traducono in sviluppo sociale, cosa che non si realizza con le sole parole”. È stato poi lo stesso Di Giusto a intervenire, introducendo le relazioni di Franco Almacolle e Michela Gasparutti, di Allaround srl. “Siamo tra le primissime “Territoriali” nel panorama Confindustriale italiano – ha ricordato Di Giusto – a raggiungere tale sfidante obiettivo; questo ci dice quanto nel nostro Paese la rendicontazione sulla Sostenibilità non sia ancora così diffusa ed entrata nell’ottica imprenditoriale, per quanto, a breve, diventerà obbligatoria per una gran parte delle aziende”. “È la prima rendicontazione di questo tipo di Confindustria Udine – ha rimarcato -, ma le aziende associate quotidianamente trattano e si confrontano con i temi della sostenibilità. Responsabilità nei confronti della salute e della sicurezza dei lavoratori, riconoscimento dell’importanza della loro formazione come fattore decisivo per la competitività, investimenti per la tutela ambientale e la realizzazione di progetti che hanno una positiva ricaduta sul territorio sono caratteristiche profondamente radicate nella storia dell’Associazione e delle imprese associate. Sappiamo che anche gli indici finanziari, in futuro, saranno legati a doppio filo alla sostenibilità; quindi, in aggiunta alla gestione economica, verranno valutate anche le scelte aziendali afferenti agli impatti che rientrano nella cornice della sostenibilità. Questi aspetti diventeranno elementi imprescindibili della gestione industriale d’impresa. Una buona conduzione rappresenterà un vantaggio competitivo e comporterà effetti positivi per le Organizzazioni nella loro relazione con la comunità, i dipendenti, i clienti, i fornitori e le altre parti interessate”.
“In futuro, pertanto, l’impegno di Confindustria Udine sulla sostenibilità – ha concluso Di Giusto – dovrà continuare nel solco della rappresentanza. L’Associazione deve porsi come riferimento per le imprese nella prospettiva dell’edificazione di un sistema economico locale sempre più sostenibile lungo le tre declinazioni (environmental, social, governance)”. Ma veniamo ad alcuni dati contenuti nel Bilancio di Sostenibilità evidenziati da Almacolle e Gasparutti. Confindustria Udine ha al momento 37 dipendenti (51,35% donne, 48,65% uomini), di cui il 92% ha contratto a tempo indeterminato (tasso di turnover complessivo 2,70; tasso di assunzioni 16,67); 895 sono state le ore di formazione effettuate e zero infortuni sono occorsi sul lavoro nel 2022. Nel 2022, Confindustria Udine ha conseguito un fatturato da gestione caratteristica in aumento di circa il 5% rispetto all’esercizio precedente, nonostante le problematiche legate al perdurare del conflitto Russia-Ucraina che hanno generato instabilità e causato un aumento dei costi e nonostante la pandemia da Covid19 che, se pure in via di risoluzione, ha comunque comportato molte assenze dal lavoro con conseguenti disagi per i dipendenti e, in generale, per i servizi che l’Associazione fornisce sul territorio.
Attraverso la sua attività, Confindustria Udine favorisce dinamicamente la creazione di valore sul territorio di Udine e della sua ex provincia. L’Associazione con le sue molteplici attività produce valore economico e sociale attraverso la creazione di posti di lavoro e con il supporto alle aziende iscritte. Il Valore Economico Generato dall’Associazione nel 2022 è pari a 2.322.939,00 €, il Valore Distribuito è 1.849.014,00 € in cui la quota di maggior rilievo è attribuita alle remunerazioni al personale con 1.456.473,00 € e il Valore Trattenuto è di 475.725,00 €. Sul fronte ambientale Confindustria Udine utilizza energia elettrica e combustibil: gas naturale e gasolio per autotrazione. L’Associazione non emette sostanze che riducono lo strato di ozono (ODS) né ossidi di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SOx) o altre tipologie di emissioni rilevanti. I mezzi di trasporto sono tutti a basso consumo. Fa parte del parco macchine anche un’autovettura elettrica ricaricata grazie ad una “colonnina” installata all’interno della sede istituzionale. Nel 2022, il consumo di energia totale è stato pari a 373,23 MWh pari a 1.343.640,68 MJ. Il consumo di energia elettrica è stato pari a 161,34 MWh.
L’incontro si è poi concluso con una tavola rotonda, moderata da Paolo Mosanghini, direttore del Messaggero Veneto, con i rappresentanti di tre rilevanti imprese friulane che hanno adottato il Bilancio di Sostenibilità. Ilaria Sbuelz (Calzavara Spa di Basiliano), Roberto De Re (Fantoni Spa di Osoppo) e Arianna Arizzi (Maddalena Spa di Povoletto) si sono soffermati sulle ricadute positive aziendali che questa rendicontazione ha avuto in termini non solo di approccio alla sostenibilità, ma anche di miglioramento dell’immagine, della creazione di nuove opportunità commerciali e del rafforzamento delle relazioni con gli stakeholders. Dalla discussione in sala è emersa la convinzione che il Bilancio di Sostenibilità di Confindustria Udine possa sicuramente fungere da stimolo anche ad altre imprese friulane affinché avviino un percorso virtuoso verso la sostenibilità portando un vantaggio competitivo a tutto il territorio.
Non mancano, intanto, prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale per il nostro sistema imprenditoriale. Infatti, nella terza edizione del Sustainability Award, promosso da Kon Group ed ELITE con main partner Azimut Italia, che si è svolta ieri a Piazza Affari, a Milano, quattro imprese friulane, associate a Confindustria Udine, sono risultate tre le 100 Aziende Top Performer, che hanno realizzato i maggiori progressi in ambito di sostenibilità. Questo progetto punta a favorire un incremento della cultura delle sostenibilità nel sistema imprenditoriale italiano, creando un’élite di imprenditori che ne hanno fatto il driver dello sviluppo strategico e che rientrano nella prestigiosa classifica pubblicata su Forbes Italia, media partner dell’iniziativa. Le imprese sono Maddalena, Gesteco, ICOP e Gruppo Illiria (che ha ricevuto anche la menzione per la Governance).
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