Cronaca & Attualità
Celebrati i 70 anni del Campionato carnico
Zilli: “Non è solo calcio: rappresenta la capacità di stare insieme, di vivere il proprio territorio e rafforza l’orgoglio di appartenenza”
FORNI AVOLTRI – “Il Campionato carnico di calcio non è solo sport ma è comunità; rappresenta la capacità di stare insieme, di vivere il proprio territorio e rafforza l’orgoglio di appartenenza. Per queste motivazioni abbiamo voluto supportare la crescita del torneo in modo concreto con un finanziamento di 135 mila euro assegnati alla Comunità montana della Carnia, quale ente capofila, a favore di un progetto a sostegno del settore giovanile e anche per incoraggiare la pratica del calcio femminile”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, in occasione delle celebrazioni per i 70 anni di attività del Campionato carnico, al Teatro comunale di Forni Avoltri, dove ha anche portato i saluti del governatore Massimiliano Fedriga. Nel corso della cerimonia, che ha visto come ospite d’eccezione il presidente della Lega nazionale dilettanti, Giancarlo Abete, è stato anche presentato il libro “70 anni di vita del Campionato Carnico” scritto da Massimo Di Centa e Renato Damiani che racchiude gli anni dal 2012 al 2023 e riporta il racconto dei vari tornei, con risultati, statistiche e il corredo delle foto di Alberto Cella; sono poi seguite la premiazione di alcune figure che nel corso degli ultimi anni si sono contraddistinte all’interno del campionato che è l’unico torneo italiano che si disputa in estate, da fine aprile ad inizio ottobre.
Nell’esprimere il ringraziamento dell’Amministrazione regionale per l’impegno costante di tutte le persone che lavorano per il torneo, Zilli ha rimarcato l’importanza del sostegno ad una realtà che rappresenta “un modo per avvicinare i nostri giovani allo sport oltre che un’opportunità di coesione sociale e di sopravvivenza dei piccoli centri in montagna”.
Il torneo dilettantistico si svolge ininterrottamente dal 1951, ad eccezione delle edizioni 2020 e 2021, annullate a causa dell’emergenza Covid-19; è riconosciuto dalla Figc e conta 39 squadre iscritte, originarie della Carnia, del Tarvisiano, del Gemonese e del Cadore, 12 di queste prendono parte alla Prima categoria, 12 alla Seconda e le restanti 15 alla Terza.
“Nel Campionato carnico c’è una competizione sana – ha aggiunto Zilli -, c’è un senso di comunità che guarda con orgoglio le proprie radici e con fiducia al futuro. Proseguire a supportare queste realtà – ha ribadito – significa investire nei vivai come centri di reclutamento e formazione dell’attività sportiva giovanile oltre che diffusione dei valori positivi dello sport nella vita ed è un modo per mantenere vive le nostre comunità”.
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