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Il Carnera 4.0 presentato alla presenza del ministro Abodi

Pedone: “La nostra idea è quella di andare a costruire intorno all’attuale Carnera, senza fermare l’attività che si svolge abitualmente al suo interno”

Lorenzo Pegoraro

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Uno dei rendering del Carnera 4.0

UDINE – Martedì mattina, in Sala Ajace, è stato presentato ufficialmente il progetto del Palasport Carnera versione 4.0. Gradito ospite dell’evento, il ministro per lo sport e per i giovani Abodi che, causa una indisposizione, aveva dovuto rinviare la visita istituzionale precedentemente programmata per la scorsa metà di settembre.
E’ stato in tale sede illustrato un progetto ambizioso, molto grande sia per i volumi (anche se, di fatto, non ci sarà nuova cementificazione di area verde), sia per i costi. E, naturalmente – nuovo Stadio Friuli docet – con tutte le prevedibili difficoltà burocratiche del caso. A favore di tale opera, si registra, tuttavia, una volontà politica comune e trasversale, che lascia ben sperare, e che si sposa con la ambizione realizzativa del gruppo di imprenditori che vede come capofila il presidente dell’APU Pedone.

In una sala gremita di pubblico e, soprattutto, di autorità, prima del ministro della Repubblica, si sono succeduti al microfono per i loro interventi lo stesso presidente dell’APU Pedone, l’amministratore delegato Graberi, il brand ambassador Antonutti, il presidente della Lega nazionale pallacanestro Maiorana, il deputato friulano Rizzetto, il vicepresidente regionale Anzil, il sindaco di Udine De Toni ed il presidente regionale Fedriga.

Pedone con Rizzetto, Fedrigra e Abodi

Pedone con Rizzetto, Fedriga e Abodi

Il primo intervento, quello di Pedone, ha illustrato le opere che l’ambizioso intervento edilizio, dal costo stimato in 28-30 milioni di euro, andrebbe a realizzare: “La nostra idea è quella di andare a costruire intorno all’attuale Carnera, senza fermare l’attività che si svolge abitualmente al suo interno. Si costruirà attorno all’attuale struttura alzandone anche l’attuale altezza. Gli spalti attorno al campo di gioco potranno ospitare 8000 spettatori oltre a quelli che potranno accomodarsi sul campo quando verranno organizzati concerti ed altri eventi. E’ prevista anche la costruzione di un secondo campo di gioco con spalti per 1000 spettatori anche per ospitare le partite della squadra femminile di basket e delle giovanili. Si intende, inoltre, realizzare un hotel e alcuni appartamenti da destinare a manager ospiti delle società del territorio. Ci sarà, inoltre, una SPA per famiglie, sul modello di quelle che vediamo in Austria. Infine, verrà realizzato un centro riabilitativo al piano terra e quattro bar con vista sul campo di gioco. Naturalmente, per la sostenibilità finanziaria di una struttura del genere, occorre che la stessa possa ospitare numerosi eventi come i concerti e siamo già in contatto con agenzie che si occupano della realizzazione di queste attività”.

Un secondo rendering del Carnera 4.0

Un rendering del Carnera 4.0

Come brevemente illustrato successivamente da Graberi, la realizzazione dell’intervento avverrà attraverso una partnership pubblico-privata conformemente a quanto previsto dal nuovo codice dei contratti pubblici. I costi per la realizzazione dell’intervento e per la gestione dell’impianto dovranno poggiare su un piano finanziario in equilibrio e ci sarà una società di revisione indipendente che dovrà asseverarlo prima che lo stesso venga presentato al Comune. L’ambizione è che la partnership pubblico – privata possa permettere anche allo stesso Comune di risparmiare sui costi di gestione che attualmente sono a suo carico.

Sia il presidente Fedriga che il vicepresidente Anzil hanno ricordato che la Regione ha impegnato 30 milioni di euro da destinare al miglioramento delle strutture sportive del territorio e che 3,6 milioni sono stati concessi proprio per il rifacimento del Carnera. Fedriga ha parlato del Carnera 4.0 come di “un progetto virtuoso che offrirà un impianto all’avanguardia a livello italiano ed europeo con una partnership pubblico-privata a cui dobbiamo continuare a tendere. E’ doveroso puntare alla sostenibilità con alleanze fra il pubblico e il privato per non rischiare di realizzare impianti poco utilizzati o che non esprimono tutte le loro potenzialità perché questo si traduce in uno spreco di risorse pubbliche. E’ necessario interrogarci su come portare avanti progetti come quello del Palasport Carnera che contribuiscono a valorizzare la società, i servizi alla collettività e alleggeriscono la Pa di alcune spese correnti, risorse che possono quindi essere impiegate per altre attività”.

Infine, il ministro Abodi, che in precedenza aveva fatto visita al quartier generale dell’ASU e successivamente si era recato allo stadio Friuli ed al Carnera, ha apprezzato l’iniziativa sostenendo che: “Arrivare qui e trovare condizioni che sono frutto della collaborazione mi fa bene. Mi auguro di trovare altre situazioni dove si cerca questa sintonia. Dal 20 settembre in tanti hanno chiesto cosa cambia con lo sport in Costituzione. Se non facciamo niente non cambia niente. Sta a noi. È importante sognare e che poi questi sogni si realizzino: la collaborazione è una precondizione, la presenza dei privati è fondamentale. Tutto quello che aiuta lo sport a svilupparsi, come le infrastrutture, va a contributo della salute collettiva e dello stile di vita. Le risorse non mancano: i presupposti sono la visione e la collaborazione. Qui ci sono”.

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