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Gorizia

Fine anno, Moretti (Pd) va all’attacco: «Da Fedriga solo propaganda»

«Sono quasi sei anni che il Centrodestra governa il Friuli Venezia Giulia: a parte il contesto generale cambiato sistema sanitario ed enti locali stanno peggio di prima»

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FVG – “Quello di Fedriga è stato un monologo all’insegna del tutto va bene, ma la realtà non è proprio quella evidenziata dal presidente. Sono quasi sei anni che il Centrodestra governa il Friuli Venezia Giulia: a parte il contesto generale cambiato (dal 2020 le regole sul Patto di stabilità sono state sospese e ciò ha permesso la liberazione di enormi risorse finanziarie che prima non si potevano spendere), Sistema sanitario ed enti locali stanno peggio di prima, investimenti miliardari sono andati fuori regione, le politiche ambientali e abitative sono ferme al palo, nonostante le risorse finanziarie a disposizione. Insomma, non sono tutte rose e fiori come viene narrato”.  Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, a margine della conferenza stampa di fine anno del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga.

“Di fronte a situazioni di gravità straordinaria per il sistema Regione – sostiene Moretti -, le risposte sono state finora ordinarie. Le disponibilità finanziarie sono enormi, ma sulla sanità stiamo assistendo a scelte incomprensibili (il punto nascita di San Vito, chiuso da poco, era ben oltre la soglia dei 500 parti/anno) che stanno portando al progressivo indebolimento della sanità pubblica. Si continua a rinviare la scelte (l’ultima sul piano dell’emergenza urgenza), e le proposte che come Pd e Centrosinistra abbiamo fatto nella recente legge di stabilità su riconoscimenti economici e fidelizzazione del personale sanitario (per evitarne la fuga continua e inarrestabile), sui medici di famiglia, ruolo dei consultori e rilancio dei piani di zona, sulle liste di attesa, sono state tutte bocciate”.
“Come se non bastasse – evidenzia il dem -, reparti ospedalieri e servizi una volta invidiati a livello nazionale e internazionale (su tutti, la salute mentale) sono in grossa difficoltà. Su questo, attendiamo di conoscere come la Giunta regionale penserà di razionalizzare senza tagliare servizi sui territori: finora abbiamo solo sentito generici appelli, che confermano come la riforma sanitaria del 2019 non abbia in alcun modo funzionato, se non emarginando ancor di più i territori più deboli”.

“Per non parlare dei Comuni che, rispetto al 2018, hanno problemi aggravati e le cui sorti saranno risolte, a detta del presidente, dal ripristino delle Province (che essendo modifica di rango costituzionale, non credo sarà fatta entro l’anno). Continuiamo a credere – rimarca il consigliere di Opposizione – che in una regione da meno di 1 milione e 200mila abitanti, un sistema basato su Comuni e Regione sia sufficiente. Comuni i quali, pur con maggiori risorse a disposizione rispetto al passato e regole modificate (è sospeso anche per loro il Patto di stabilità) fanno fatica a spendere, come recentemente certificato dalla Corte dei Conti”.
Tutto questo, continua Moretti, “senza che da Fedriga siano state spese parole per la gestione improvvisata e dilettantesca della Giunta circa l’investimento di un polo siderurgico in Regione da 2,4 miliardi di euro. Impraticabile ‘punta Sud’ in Aussa Corno, la Giunta non si è minimamente preoccupata di ricercare un sito alternativo in Friuli Venezia Giulia, per cui l’investimento è andato in Toscana, a Piombino, dove politica, sindacato e territorio stanno festeggiando per l’autogol del Fvg. Persi un +6% di Pil, un migliaio di nuovi occupati qualificati, entrate finanziarie significative che la Regione avrebbe avuto. Di Wärtsilä vedremo nelle prossime settimane”.

“L’unica preoccupazione di Fedriga – asserisce Moretti – sta ora nello svolgimento del terzo mandato da presidente, dimenticando che il Fvg è una delle pochissime Regioni che non ha ancora la doppia preferenza di genere (proposta del Pd, bocciata per tre volte nella precedente legislatura), che forse sul terzo mandato la sua Maggioranza non è d’accordo e che, infine, la stessa legge elettorale regionale non ha bisogno di stravolgimenti, ma di un rinnovato e più forte ruolo del Consiglio, visto sempre più da tanti suoi assessori come una dependance, per di più fastidiosa, della Giunta”.
“Infine GO!2025: la Regione sta investendo molto e questo è un bene perché l’evento avrà benefici in tutto il territorio. Quello che diciamo da tempo è che le risorse vanno spese bene: i 14 milioni aggiuntivi definiti con l’ultima legge di stabilità vanno
monitorati nel loro utilizzo e l’assegnazione a PromoTurismoFvg è certamente garanzia di terzietà, anche perché la recente nomina regionale di un consulente part-time per l’organizzazione, promozione e marketing degli eventi nella persona del direttore del Consorzio turistico Tarvisiano (e altri ne stanno facendo o ne hanno fatto Comune di Gorizia e Gect) rischia di creare confusione su una tematica che necessita di regìa e governance unica. Un bilancio quindi – chiosa il dem – che necessiterebbe di piedi per terra e non di inutili trionfalismi o bassa propaganda”.

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