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Il Comune di Udine aumenta del 46% i posti disponibili nei nidi convenzionati

L’assessore Pirone: “Lavoriamo per le famiglie: l’obiettivo è abbattere le liste d’attesa”

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Bambini all'asilo nido

UDINE – I posti disponibili nei nidi d’infanzia comunali convenzionati con il Comune di Udine aumenteranno del 46% per i prossimi sei anni e a partire dall’anno scolastico 2024/2025 . L’accordo, raggiunto dall’amministrazione udinese con i singoli gestori dei nidi, è stato presentato quest’oggi dall’Assessore alla Cultura e Istruzione Federico Pirone, insieme alle cooperative e associazioni coinvolte. Il risultato è frutto del lavoro e di numerosi incontri fra gli interessati a seguito della decisione della Giunta di investire ulteriormente per garantire un servizio più ampio alle famiglie udinesi. Al termine della manifestazione d’interesse indetta dal Comune la risposta da parte degli enti gestori è andata oltre le aspettative. I posti resi disponibili dai nidi convenzionati passeranno infatti da 114 a 167, garantendo il 46% di disponibilità in più. Il numero dei posti nido potrà essere rideterminato di anno in anno, in aumento o in difetto, in base alle risorse finanziarie disponibili e alle preferenze espresse dagli utenti nella domanda di iscrizione. All’aumento dei posti si aggiungono poi ulteriori accordi sulla gestione tecnica dei nidi, risultato di una interlocuzione tra Comune e operatori. In primis la presa in carico dei bambini con disabilità, seguita da altre soluzioni per affrontare eventuali emergenze sanitarie e costi incomprimibili dell’attività.

“Si tratta di una scelta strutturale chiara e precisa: Udine vuole investire nelle politiche di welfare per le famiglie. Anche per finanziare servizi come questo abbiamo deciso di introdurre la fascia di esenzione dell’Irpef e la revisione delle aliquote, oltre che l’abbattimento di alcune tariffe. Il nostro è un cambiamento di prospettiva” spiega l’assessore Federico Pirone. “Il nido è un servizio scolastico essenziale, permette ai bambini di crescere dal punto di vista educativo mettendosi alla prova con i pari età. Consente alle famiglie, in particolare alle donne, di poter continuare a lavorare. Abbiamo deciso di potenziare ulteriormente il servizio pubblico, che subirà un nuovo significativo incremento con la realizzazione del nuovo polo scolastico di via Adige”.
Il Comune investirà risorse importanti pari ad oltre 4 milioni e 225.000 euro per il prossimo triennio. “Un vero cambio di passo” ha spiegato l’Assessore Pirone “per ciò che riguarda le politiche educative, che verranno condivise e messe in atto in coordinamento e collaborazione con tutti gli enti del settore, non meramente esecutori ma finalmente partecipi dei progetti cittadini in questo ambito”.
A Udine sono disponibili 38 servizi per la prima infanzia, di questi 25 sono nidi, privati, convenzionati o direttamente dipendenti dal Comune. I nidi che dal prossimo anno saranno interessati da un aumento dei posti pubblici sono: la Fondazione renati (17), Papa Giovanni XXIII (23), Rosa e Azzurro (10), C’era una Volta (29), Girotondo (16), Casetta a Colori (17), Ghirigoro via Caprera (25), Ghirigoro via Lavariano (10), Piccoli Principi (20).

In tutto, fra asili comunali, convenzionati e accreditati saranno disponibili circa 1.023 posti. Nel 2023 i bimbi in città di un’età entro i due anni erano 1.923. A livello comunale viene superato quindi il target del 45% di copertura territoriale dei servizi per la prima infanzia quale obiettivo per il 2030 fissato dal Consiglio Europeo. La percentuale di copertura dei servizi per la prima infanzia nel Comune di Udine, dopo l’apertura del polo di Via Adige, arriverà fino al 55%.
Nonostante il calo demografico negli ultimi anni si è registrato un boom di richieste del servizio, tanto da far aumentare in maniera esponenziale le domande presentate agli uffici comunali. Alla fine della scorsa estate infatti la lista è risultata in aumento rispetto agli anni precedenti: le domande non soddisfatte sono cresciute passando da 16 del 2021 alle 129 del 2023. Da questi numeri è partita una riflessione con le parti coinvolte per poter garantire una risposta più efficiente da parte del Comune.
“Una misura, seria, concreta, che vuole combattere la detanalità e dare il maggior sostegno possibile alle nuove famiglie. Rivendichiamo con forza la decisione della nostra amministrazione di pensare ad una città per i bambini e per le famiglie. Un servizio educativo per tutti, inclusivo e accessibile dal punto di vista economico riveste un’importanza fondamentale per la vita dei cittadini. Ogni bambino ha il diritto a un’educazione di qualità, indipendentemente dal suo stato economico, sociale e culturale. La frequenza di servizi educativi nei primi anni ha un forte effetto nel ridurre le diseguaglianze nelle diverse dimensioni dello sviluppo che altrimenti si creano tra bambini di provenienza sociale diversa. Inoltre crediamo che una politica di qualità dei servizi educativi per la prima infanzia nella nostra città significhi promuovere l’occupazione femminile e la parità di genere”.
L’accessibilità ai servizi per l’infanzia resta una delle direttrici da seguire per l’Amministrazione comunale che insieme all’implementazione dei servizi nei nidi d’infanzia ha adottato un pacchetto di provvedimenti per alzare il livello delle possibilità per bambini e famiglie.  Il settore Istruzione e Progetti Educativi prevede per il 2024 infatti un maggiore stanziamento rispetto al passato, di circa 820.000 euro, per garantire sempre più servizi (mense, abbattimento tariffe, pre e post accoglienza scolastica). Anche le attività dei Centri Ricreativi Estivi, della Ludoteca e dei Centri di Aggregazione Giovanile saranno ulteriormente potenziati.

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