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Caso Maignan: il giudice sportivo punisce l’Udinese con una gara a porte chiuse

Udinese calcio si riserva di valutare, nelle prossime ore, se presentare ricorso.

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Tifosi dell'Udinese

UDINE – L’Udinese dovrà giocare una partita di campionato a porte chiuse in seguito a quanto successo nella partita di sabato scorso contro il Milan. Lo ha deciso il giudice sportivo della Serie A.

Gerardo Mastrandrea “in ordine alle manifestazioni di discriminazione razziale che hanno interessato in più occasioni, durante la gara, il calciatore Mike Maignan, e che hanno portato all’effetutuazione di due annunci con altoparlante, nonché a una prima interruzione del gioco per circa un minuto, di poi a una sospensione della gara per circa 5 minuti”. Nel comunicato viene anche sottolineata “la obiettiva gravità dei fatti descritti e riportati”.

Udinese calcio si riserva di valutare, nelle prossime ore, se presentare ricorso. Secondo quanto apprende l’Ansa, il club friulano è persuaso di aver adottato tutte le misure necessarie per dare un segnale forte, escludendo a vita dal Bluenergy Stadium l’autore già individuato delle espressioni razziste. I legali della società valuteranno il dispositivo del giudice sportivo prima di assumere qualsiasi decisione assieme alla famiglia Pozzo. La gara da disputare a porte chiuse è quella con il Monza di sabato 3 febbraio alle 15.

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