Idee & Consigli
Agevolazione mutui under 36: come funziona e chi può accedervi
Cos’è il Bonus prima casa per gli under 36 e i requisiti per accedevi
Secondo il rapporto dell’Agenzia delle Entrate del 2019, su oltre 34 milioni di unità residenziali, ben 32 milioni sono di proprietà privata, con una quota del 92.3%. Tuttavia, la maggioranza dei proprietari appartiene alle fasce d’età più mature, con solo 1.5 milioni di under 35 che possiedono una casa (circa il 6%).
In risposta a questa disuguaglianza e alla crescente preferenza dei giovani italiani per l’acquisto anziché l’affitto (quasi il 40% secondo sondaggi recenti), lo Stato ha introdotto il Bonus Prima Casa per coloro che sono al di sotto i 36 anni.
Si tratta di un incentivo che mira a facilitare l’accesso al credito immobiliare per i giovani, offrendo agevolazioni fiscali e condizioni preferenziali sui mutui, così da aiutarli nel passaggio all’indipendenza.
In questo articolo spiegheremo nel dettaglio cos’è il Bonus Prima Casa per gli Under 36, come funziona, quali sono i requisiti e soprattutto quali sono le novità per il 2024.
Cos’è il Bonus Prima Casa per gli under 36
I tassi di interesse sono tra i più grandi dubbi quando si tratta di stipulare un mutuo e la ricerca del più conveniente è una vera e propria lotta. Per venire incontro a questo genere di problemi, ci sono varie possibilità con sostegni e aiuti.
Ad esempio, ci sono situazioni in cui è necessario valutare quando conviene la surroga. Questa permette, in particolare, di migliorare la propria posizione se il primo mutuo stipulato non risulta soddisfacente e si viene a conoscenza di un’offerta migliore.
Ma esistono soluzioni che aiutano a monte del problema, soprattutto per gli Under 36: il Bonus Prima Casa è una di queste.
Introdotto dal Decreto Sostegni-bis 73/2021, in vigore dal 26 maggio 2021, si tratta di un incentivo che consente agli individui o alle coppie di età non superiore ai 36 anni, con un ISEE familiare sotto i 40.000 euro, di accedere all’80% del Fondo di Garanzia dei mutui prima casa.
Nella sua versione precedente, oltre che al Fondo Garanzia, il Bonus permetteva di accedere anche a delle agevolazioni fiscali che includevano esenzioni e riduzioni su imposte di registro, ipotecaria e catastale, oltre a crediti d’imposta dell’IVA corrisposta.
Tuttavia, dal 1° gennaio 2024 queste sono scadute, lasciando però intanto l’accesso al credito, allargato anche ad altre categorie di persone.
Tutti i requisiti per accedere al Bonus Prima Casa
Per avere accesso alle garanzie speciali del 80% offerte dal Fondo di garanzia dei mutui prima casa, l’acquirente, o entrambi i membri della coppia, devono essere di età inferiore ai 36 anni nel momento in cui richiedono l’agevolazione. Inoltre, è essenziale che l’ISEE familiare non superi i 40.000 euro.
Come accennato, la Legge di Bilancio 2024 ha ulteriormente ampliato la platea dei potenziali beneficiari, includendo i nuclei familiari considerati “fragili”. Per questi, con un certo numero di figli di età inferiore ai 21 anni e un ISEE entro determinate soglie, le garanzie offerte possono variare dal 80% al 90%.
Devono essere presenti condizioni particolari anche per quanto riguarda l’immobile, che deve appartenere a una delle categorie catastali idonee, le quali includono varie tipologie di abitazioni civili ed economiche, oltre a pertinenze come magazzini e autorimesse.
Inoltre, l’abitazione deve trovarsi nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza, oppure quest’ultimo deve garantire di trasferire la residenza entro 18 mesi dall’acquisto.
Altre condizioni riguardano, infine, la non titolarità di altri immobili nel territorio comunale e nazionale.
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