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Eventi & Cultura

“Viva il jazz!” San Vito, la maggior età di un Festival

Bearzatti e il Quartetto d’archi Arrigoni, Amaro Freitas, Vendramin e Marchi su Nina Simone, la stella nascente Sara Zaccarelli e un libro su Abbey Lincoln nel ricco programma griffato dal “Signor Jazz”, Flavio Massarutto

Massi Boscarol

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foto: Francesco Bearzatti, sarà protagonista a San Vito Jazz assieme al Quartetto d'archi Arrigoni il 2 marzo ©Elisa Caldana

SAN VITO AL TAGLIAMENTO – Alzi la mano chi non si ricorda il giorno del suo diciottesimo compleanno! Nessun braccio alzato, con ogni probabilità. Già perchè certe ricorrenze non si dimenticano e soprattutto perchè ritorna San Vito Jazz raggiungendo la maggior età: diciottesima edizione, che si preannuncia memorabile, di una rassegna piccola ma tutt’altro che periferica o provinciale, come ci racconta lo storico direttore artistico, Flavio Massarutto.

L’edizione 2024, sempre in collaborazione con l’ERT, ha un programma che prevede quattro concerti più una conferenza. “Caratteristica peculiare di SVJ” ci spiega Massarutto “è anche quella di commissionare produzioni ad hoc, quest’anno a Francesco Bearzatti, sassofonista della destra Tagliamento ma di levatura internazionale che si misurerà per la prima volta nella sua lunga e prestigiosa carriera con un organico cameristico. Non è certo la prima volta che la musica in controtempo si confronta con un quartetto d’archi” ormai è una tradizione consolidata sottolinea Flavio e che ha avuto origine nel dopoguerra “ma per Francesco è la primissima, per cui siamo tutti molto curiosi di ascoltare il risultato al momento top secret! The peace concert si intitolerà, in agenda il 2 marzo, avrà uno sguardo rivolto ai tragici eventi internazionali, una suite in quattro movimenti nella quale il nostro sarà accompagnato oltre che dal suo quartetto jazz, anche dal Quartetto d’archi Arrigoni, un’eccellenza della tradizione musicale di San Vito al Tagliamento.” 

San Vito Jazz, le date

Focus sull’altra metà del cielo ovvero le donne nel mondo del  jazz con una conferenza a cura di Luigi Onori (autore della prima biografia a livello mondiale di Abbey Lincoln, musicista, cantante, militante straordinaria) in calendario il 7 marzo in biblioteca.

9 marzo, grande ritorno in uno dei gioielli di San Vito, il Teatro Arrigoni,” esclama malcelando un enorme entusiasmo il direttore artistico ”una bomboniera che tutti ci invidiano nel cuore del centro storico e con un altro progetto tematico a cura di Graziella Vendramin e Valerio Marchi dedicato a Nina Simone, figura iconica di cantante e militante per i diritti degli afroamericani e delle donne negli USA che cade giustamente nell’ambito della Settimana Internazionale della Donna.” 

Ancora protagonista il Teatro Arrigoni in data 16 marzo: in agenda segnatevi viaggio nella storia della black music accompagnati dalla splendida voce di Sara Zaccarelli, “una giovanissima cantante la cui voce mi ha letteralmente folgorato, un talento assolutamente da conoscere”, come sottolinea il Signor Jazz.

Gran finale all’auditorium il 23 marzo, “festeggiamo l’arrivo della primavera con Amaro Freitas, già protagonista la scorsa estate di Udin&Jazz con il suo inconfondibile piano solo” conclude il nostro ospite “e talento in rapida ascesa: è il jazz visto con gli occhi del sud del mondo, dell’afroamerica, del Brasile nello specifico, un musicista che merita di essere ascoltato più e più volte perchè unisce un grande talento virtuosistico ad una grande anima, cioè quello che secondo me deve essere il jazz, il grande jazz… e già che ci sono vi do appuntamento in quel di San Vito e vi aspetto tutti al motto di Viva il jazz, sempre!”

Per info e biglietti: ERT, San Vito Jazz 2024

La presentazione di San Vito Jazz, diciottesima edizione. Foto di Luca d’Agostino

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