Eventi & Cultura
“Bràncolo. Prove di solitudine”: Sandro Pivotti ad Altrememorie
In programma la proiezione di prodotto di video-arte nel quale l’artista racconta, mostra, presenta un esercizio di solitudine. A seguire un dibattito
È difficile trovare un’etichetta al lavoro che presenterà Sandro Pivotti il prossimo 23 febbraio, alle 18, allo Spazio Le(Serre (strada dell’Artigiano 26, Campoformido) nell’ambito del progetto Altrememorie, realizzato dall’omonima associazione grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, Turismo FVG e Fondazione Friuli.
“Bràncolo. Prove di solitudine” è un prodotto di video-arte nel quale l’artista (diplomato alla Civica “Paolo Grassi” di Milano e al biennio “Scritture per la Danza Contemporanea” di Raffaella Giordano) racconta, mostra, presenta un esercizio di solitudine, lo ha visto protagonista fra novembre e dicembre 2023. Pivotti si è rifugiato nella sua roccaforte, l’Isoletta, luogo della sua famiglia, ultimo pezzo di palude rimasta a Monfalcone, circondata da un canale che si chiama Bràncolo. Andare in Isoletta d’inverno, provare a stare da solo, per vedere se il Bràncolo, scavato dagli uomini per definire la palude e farla comunicare con il mare, ha qualcos’altro da mostrargli.
A margine della proiezione è poi in programma un dibattito con l’artista che con i Gordi ha vinto il premio Hystrio Iceberg 2019 e il Premio della Critica 2020. Come lui stesso ha raccontato: «Monfalcone era una palude, ma rimane un pezzo. Il confine di ciò che resta di questa palude è segnato da un canale che si chiama Bràncolo e raccoglie le acque di risorgiva che sgorgano tra Monfalcone e l’Isonzo. Sulle rive del Bràncolo c’è l’Isoletta, il Mont Saint-Michel della bisiacaria. È la mia roccaforte, è il mio privilegio, il mio amore per la bisiacaria. Io vivo a Milano da 17 anni. A Monfalcone torno tre quattro volte l’anno, bevo, mangio e sono pieno di famiglia e amici. Due anni fa, in tutto questo amore ho fatto come Monfalcone, mi sono un po’ impaludato. Non sapevo più se potevo esistere anche in solitudine. Oggi ho fatto un esercizio. Sono andato da solo in Isoletta d’inverno, a provare a stare da solo, per vedere se il Bràncolo, scavato dagli uomini per definire la palude e farla comunicare con il mare, ha qualcos’altro da mostrarmi».
Le altre restituzioni in programma
Non l’unica restituzione e non l’unica residenza, quella di Pivotti, per il progetto Altrememorie. A Tolmino, ad aprile, Miroslav Sretenović, noto anche come Incredible Bob, porterà un progetto audiovisivo con musiche originali ed effetti di luce, frutto della collaborazione con il videomaker locale Blaž Trušnovec. Mentre a Cjase di Catine, a Villalta di Fagagna, il 14 aprile, sempre alle 18, è in programma la restituzione di “Cjase. Flavio Pacino in residenza”.
All’interno del progetto Altrememorie, l’associazione duepunti ha invitato l’artista a partecipare a una residenza che prevede diversi appuntamenti con la cittadinanza. Partendo dalla nuova edizione di Bestiario Immaginato, Pacino sarà invitato a interpretare con la sua visione e la sua sensibilità il tema di questa edizione.
Gli eventi passati
Ma nei mesi scorsi da citare ci sono anche le residenze e restituzioni di Federica Teti (The fake jogger), un’osservazione del paesaggio suburbano, muovendosi lungo i bordi e cercando programmaticamente nuovi modi di raccontare la realtà; Zeroidee (Trasduzioni), un percorso di ricerca artistica multimediale nato dalla relazione con persone sorde e dal desiderio di condividere insieme una forma di dialogo; Matteo Carli (Esercizio di Memoria), la costruzione di un paesaggio immaginario e famigliare composto da memorie incerte, visioni e rimozioni.
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