Politica
Terzo mandato, il centrodestra si spacca e la sinistra in Fvg esulta
Dopo la bocciatura in Commissione Affari costituzionali del Senato dell’emendamento della Lega intervengono Moretuzzo e Moretti
TRIESTE – “La bocciatura, in Commissione affari costituzionali del Senato, dell’emendamento della Lega sul terzo mandato dei presidenti di Regione, rende evidente lo scontro in atto nella Maggioranza”. Lo afferma in una nota il capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo.
“È avvilente – spiega l’esponente autonomista – vedere come un tema che riguarda le regole del voto democratico e che quindi dovrebbe prescindere dagli interessi puntuali di questa o quella parte, venga usato in modo strumentale dai partiti di Centrodestra. Come è altrettanto avvilente vedere la Maggioranza che governa il Friuli Venezia Giulia, che sul tema delle regole elettorali ha potestà primaria e quindi può decidere autonomamente, rimanere appesa al teatrino romano di queste ultime settimane”.
“È chiaro – prosegue Moretuzzo – che l’obiettivo di chi guida la Regione non è migliorare, laddove ce ne fosse bisogno, il sistema elettorale in vigore, ma cercare di assicurarsi il potere in un modo o nell’altro, guardando al colore politico di chi governa questo o quel Comune. Lo stanno facendo senza rispetto delle regole istituzionali – conclude il consigliere di Opposizione – come dimostra il caso dell’intervento del senatore Dreosto contro la possibilità di indire un referendum confermativo sulle leggi elettorali, norma prevista dallo Statuto e quindi di rango costituzionale. Se intendono proseguire su questa strada, la nostra opposizione sarà totale”.
“Se Fedriga è coerente con quanto detto finora sul tema del terzo mandato, ossia che la norma dovrebbe valere per tutti i presidenti di Regione e non solo per il Friuli Venezia Giulia, la questione allora si dovrebbe considerare chiusa”. Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, commentando la bocciatura in Commissione Affari costituzionali del Senato dell’emendamento della Lega sul terzo mandato dei presidenti di Regione.
“Questa vicenda ha creato, in maniera più che evidente, una sostanziale spaccatura nella Maggioranza di Governo ed è immaginabile come questa situazione si rifletta inevitabilmente anche sul piano regionale. Ne prendiamo atto – aggiunge il dem in chiusura -, ribadendo che non vi è necessità di intervenire sulla legge elettorale regionale”.
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