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Cronaca & Attualità

Trieste, sicurezza in città: l’allarme dei tassisti

Rapina a mano armata a San Giacomo “colpisce” un tassista. Minacciato con coltello, perde oltre 100€. Indagano le Autorità mentre la comunità triestina chiede più sicurezza.

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Taxi (© Depositphotos)

TRIESTE – La crescente preoccupazione per la sicurezza urbana si è nuovamente manifestata con un episodio di rapina a mano armata, evidenziando le sfide che i lavoratori notturni, in particolare i tassisti, devono affrontare quotidianamente. Questo articolo si propone di analizzare l’incidente, le sue implicazioni per la sicurezza pubblica e le possibili risposte della comunità e delle autorità locali.

Escalation di preoccupazione

La notte del 22 febbraio a San Giacomo ha segnato un nuovo capitolo nella serie di episodi delittuosi che turbano la tranquillità cittadina. Un tassista, durante il proprio turno lavorativo per Radio Taxi, è diventato vittima di una rapina a mano armata. L’aggressore, armato di coltello, ha minacciato il conducente poco dopo le 23:00, tra largo Pestalozzi e la chiesa dei Salesiani di via dell’Istria, costringendolo a consegnare l’incasso della serata, ammontante a poco più di 100 euro.

Il malvivente ha approfittato dell’oscurità e della quiete notturna per compiere il suo gesto. Dopo aver intimato al tassista di portarlo verso una destinazione specifica, ha estratto un coltello, minacciando il conducente e costringendolo alla consegna del denaro. Le parole in dialetto, “No xe un scherzo, questa xe una rapina. No vojo farghe mal, ma la me dia i soldi,” hanno rivelato un tentativo di intimidazione senza esplicita volontà di violenza fisica, nonostante la grave minaccia rappresentata dall’arma.

Reazioni e riflessioni

L’evento non ha tardato a circolare tra i colleghi del tassista, sollevando non solo preoccupazione ma anche un profondo senso di vulnerabilità tra i lavoratori del settore. La rapina si inserisce in un contesto più ampio di sicurezza pubblica, dove episodi simili sembrano ripetersi con una frequenza allarmante. La sensazione è quella di un’inerzia istituzionale, che lascia i cittadini a fronteggiare da soli le minacce alla loro sicurezza.

La risposta delle autorità

La pronta reazione delle forze dell’ordine, con l’arrivo della Squadra volante della questura di Trieste, sottolinea l’impegno nel contrastare il fenomeno. Le indagini sono in corso, con l’acquisizione delle immagini di videosorveglianza della zona e delle registrazioni dalla telecamera del taxi, nella speranza di identificare e catturare il responsabile.

La collaborazione e l’adozione di tecnologie avanzate di sicurezza, come sistemi di videosorveglianza migliorati e app di sicurezza personali, potrebbero rappresentare passi avanti significativi per garantire che incidenti del genere non si ripetano.

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