Cronaca & Attualità
Al via i lavori per il recupero dell’esedra di Villa Manin
Il recupero dell’esedra di Levante farà di questo luogo uno dei centri privilegiati per grandi mostre a livello internazionale. Ospiterà la grande mostra “Confini” con cui la Regione celebrerà, alla fine del prossimo anno, la chiusura di GO!2025
CODROIPO – “Oggi è un giorno particolarmente emozionante perché riteniamo che questo luogo sia il centro della visione della cultura regionale per i prossimi decenni. Come il Friuli Venezia Giulia è cuore pulsante al centro dell’Europa, così Villa Manin è il cuore della produzione culturale in regione. Il recupero dell’esedra di Levante farà di questo luogo uno dei centri privilegiati per grandi mostre a livello internazionale, recuperando e migliorando un progetto di rilancio abbandonato negli anni ’90”.
Questo il messaggio che il vicegovernatore con delega alla Cultura Mario Anzil ha rivolto oggi ai progettisti e ai rappresentanti istituzionali che hanno partecipato alla consegna dei lavori di avvio dell’intervento di recupero dell’ala orientale di Villa Manin. Un intervento del valore di 3,2 milioni di euro affidato all’impresa Di Betta di Nimis e a una associazione temporanea di imprese per la progettazione e direzione lavori, i cui tempi di realizzazione sono stimati in 450 giorni.
Alla consegna era presente anche l’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari la cui direzione è responsabile del procedimento “un iter che dall’idea progettuale alla sua realizzazione prevede di portare a termine l’intervento con tempi record, che sono possibili quando nella Pubblica amministrazione si creano sinergie virtuose come questa” ha sottolineato lo stesso Callari.
I lavori sono infatti propedeutici a rendere fruibili i locali (due piani per oltre 250 metri di lunghezza con sale espositive cui si aggiunge un corridoio unico ad arcate centrali nel piano sottotetto) con l’obiettivo di ospitarvi la grande mostra “Confini” con cui la Regione celebrerà, alla fine del prossimo anno, la chiusura di GO!2025.
“Questa – ha aggiunto Anzil – è la piazza più grande di cui disponiamo, seppur priva di una città che la circonda, il che la rende l’agorà dell’intero territorio regionale. Qui possiamo interpretare al meglio il concetto di confine inteso come nuova opportunità di amicizia tra popoli, qui dove si respira l’identità della Repubblica di Venezia che per secoli unì un vasto territorio. Questo sarà uno dei pochi luoghi in Regione e in Italia a possedere le caratteristiche tecnico-ambientali necessarie per ospitare opere artistiche di qualunque tipologia. Il futuro di Villa Manin è quindi legato a mostre di altissimo livello, a luogo di formazione, di produzione e di esposizione culturale”.
Alla consegna dei lavori era presente anche il Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, Andrea Pessina, che ha evidenziato l’esigenza di tutela, conservazione e valorizzazione insiti nel progetto.
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