Economia & Lavoro
Vertenza asili nido, i sindacati portano il Comune di Udine davanti al Prefetto
Le parti sono state convocate l’8 aprile in via Pracchiuso. Nella proclamazione i motivi della protesta
UDINE – Si terrà lunedì 8 aprile, alle 10.30, il tavolo di conciliazione in Prefettura tra il Comune di Udine e le segreterie territoriali di Fp-Cgil, Cisl-Fp- Uil-Fpl e Cisal enti locali. A convocarlo il prefetto, preso atto dello stato di agitazione proclamato dai sindacati nell’ambito della vertenza sulla riorganizzazione dei due nidi comunali a gestione diretta, il Sacheburache e il Fantasia dei bimbi.
Nodo del contendere, come noto, la scelta annunciata dal Comune di appaltare a una ditta privata la gestione di una delle due strutture, il Fantasia dei bimbi, concentrando tutto il personale a tempo indeterminato (18 educatori e 4 operatori d’appoggio) al Sacheburache. A dispetto del programmato potenziamento dei servizi e degli orari di apertura, i sindacati contestano questa impostazione sia nel merito che nel metodo.
Sotto il primo profilo viene contestata la filosofia della scelta, con l’esternalizzazione di un servizio di alta qualità e caratterizzato da un solido rapporto tra educatori e famiglie. A passare in mani private, peraltro, sarà il primo, storico asilo a gestione diretta del comune di Udine, con quasi 50 anni di storia (il Fantasia dei bimbi venne infatti inaugurato nel 1976). Immediata conseguenza della cessione, inoltre, sarà la mancata conferma di 11 lavoratori a termine (8 educatori e 3 operatori d’appoggio) con contratto in scadenza il 31 luglio.
Violato l’articolo 5 del contratto regionale del comparto unico
Quanto al metodo, nella lettera inviata al Prefetto i sindacati sottolineano i 9 mesi trascorsi dalla prima richiesta d’incontro sulla gestione dei nidi comunali, inviata a maggio 2023, e la prima convocazione, pervenuta soltanto a febbraio 2024. Faticosamente avviato, il tavolo si è di fatto concluso solo un mese più tardi, quando il comune, in una conferenza stampa convocata il 12 marzo, ha annunciato l’esternalizzazione, poi formalmente deliberata una settimana più tardi.
Un iter che per i sindacati configura una violazione dell’articolo 5 del contratto regionale del comparto unico, che impone alle parti, quando è in corso un confronto sindacale, di adeguarsi «nei loro comportamenti ai principi di responsabilità, correttezza e trasparenza» e di non assumere «iniziative unilaterali sugli argomenti per i quali è stato richiesto il confronto».
L’esatto contrario, per Cgil, Cisl, Uil e Cisal, di quanto ha fatto il Comune, annunciando l’esternalizzazione sei giorni prima dell’incontro già convocato con i sindacati per il 18 marzo. Non l’unica violazione contrattuale contestata all’amministrazione: i sindacati, infatti, denunciano da tempo anche il mancato rispetto degli articoli sugli orari degli educatori. Da qui lo stato di agitazione e l’avvio, da parte del Prefetto, della procedura di raffreddamento, con il tavolo di conciliazione convocato per lunedì prossimo in via Pracchiuso.
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