Seguici su

Cronaca & Attualità

L’Università di Udine piange la scomparsa del professor Frederick Mario Fales

Specialista del Vicino oriente antico, ha aperto e diretto gli scavi nel sito delle Grandi Terme ad Aquileia

Avatar

Pubblicato

il

Frederick Mario Fales alle Grandi Terme di Aquileia (2003)
Frederick Mario Fales alle Grandi Terme di Aquileia (2003)

UDINE – L’Università di Udine piange la scomparsa del professor Frederick Mario Fales, archeologo e assirologo di fama internazionale. È stato ordinario di Storia del Vicino oriente antico del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dal 1994 al 2016. Appassionato studioso del Vicino Oriente antico, in particolare dell’impero assiro, si è occupato a lungo dell’Aquileia di epoca romana avviando, nel 2002, agli scavi nel sito delle Grandi Terme, che ha diretto a lungo.

«Il professor Fales lascia una grande vuoto umano e scientifico nella nostra comunità accademica – sottolinea il rettore, Roberto Pinton –, Alla commozione e al cordoglio dell’Ateneo per la scomparsa di un docente dotato di grande empatia si unisce il grande dispiacere e la tristezza per il venire meno di un grande studioso dell’antichità, lontana e vicina, come la nostra Aquileia alla quale ha dedicato intensi anni di studio dando un contributo fondamentale alla scoperta del tesoro inesplorato delle Grandi Terme. Ci consola il fatto che è stato tra i fondatori di una importante scuola archeologica di livello internazionale proprio all’Ateneo friulano che unito nel cordoglio esprime la più sentite condoglianze a tutti i suoi cari».

Fales è stato delegato agli scavi archeologici e ha fatto parte del Senato accademico dell’Ateneo friulano. Ha tenuto la prolusione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2006-2007 intitolata “L’Antico Oriente nel XXI secolo dopo Cristo”. Ha anche presieduto i corsi di laurea e di laurea specialistica in Beni culturali. Nel 1996 ha organizzato e diretto il primo scavo dell’Università di Udine in Oriente, a Tell Shiukh Fawqani, nella Siria del nord.

Nato a Baltimora (Stati Uniti) nel 1946, dopo la laurea con Mario Liverani e Sabatino Moscati all’Università di Roma “La Sapienza”, Frederick Mario Fales si è specializzato all’Università di Heidelberg. Prima di Udine ha insegnato presso le università di Venezia, Padova e Verona. Ha partecipato a, e co-diretto, numerose missioni archeologiche in Italia e all’estero, soprattutto in Iraq, Siria, Tunisia e Turchia. Era uno specialista nella traduzione dei testi cuneiformi assiri e aramaici. Ha partecipato al comitato editoriale di due progetti internazionali, con base a Berlino ed Helsinki, su testi neoassiri, ai quali ha anche ha contribuito con tre monografie.

Ha fondato (con la casa editrice Sargon di Padova) una rivista internazionale di studi neo-assiri, “Il Bollettino degli Archivi di Stato Assiri”, e la collana monografica Storia dell’Antico Vicino Oriente. I suoi lavori pubblicati includono circa 160 articoli su riviste accademiche, una decina di volumi congressuali o miscellanei e 13 monografie. Tra questi ultimi: “L’impero assiro. Storia e amministrazione, IX-VII sec. a.C.”. (Roma-Bari 2001); “Saccheggio in Mesopotamia” (Udine 2004, 2004-6); “Guerre et paix en Assyrie: Religion et impérialisme” (Parigi 2010); “L’aramaico antico: storia, grammatica, testi commentati” (con G.F. Grassi, Udine 2016).

Ha curato la grande mostra “Prima dell’alfabeto”, tenutasi a Palazzo Loredan a Venezia da gennaio ad aprile 2017. Oltre 15 mila i visitatori dell’iniziativa dedicata alla storia della scrittura e della sigillatura praticate nell’antica Mesopotamia. È coautore del catalogo “Segni prima dell’alfabeto”, in edizioni italiana e inglese (Firenze 2017). Ha fondato e coordinato il Centro interdipartimentale per la Storia della medicina antica dell’Università di Udine. Socio ordinario dell’Istituto veneto di scienze, lettere e arti, ha ricevuto il premio Internazionale “Luigi Tartùfari” per la Storia e la Letteratura orientale dall’Accademia dei Lincei nel 2017.

Continua a leggere le notizie di Diario FVG e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

You must be logged in to post a comment Login

Tu cosa ne pensi?