Eventi & Cultura
Velliscig: “Siamo il festival più storico della città!”
Walking on the blues con Gary Clark Jr., Cory Henry, Fantastic Negrito e… Keanu Reeves alla trentaquattresima edizione di Udin&jazz: il resoconto della presentazione
UDINE – Via Gemona, Fondazione Friuli, interno giorno: King Velliscig viene fatto giurare di essere esaustivo, sintetico ed efficace per la presentazione della trentaquattresima edizione di Udin&jazz (8-14 luglio, con un’anticipazione). Ma non ci crede nessuno, naturalmente. Il sovrano del jazz FVG ci prova (forse) ma il suo proverbiale entusiasmo ha ancora una volta la meglio nel descrivere, delucidare, declinare al meglio la sua creatura più riuscita. E storica, come cita in una delle tante sottolineature.
Prima di lui, il padrone di casa, Giuseppe Morandini – Presidente della Fondazione Friuli – con la solita impeccabile eleganza, introduce la rassegna parlando di quello che egli definisce “il valore delle relazioni” con il progetto (anche questo griffato Euritmica) del jazz nelle scuole. E qualche minuto prima del soliloquio il concetto che musica e cultura non siano mero intrattenimento ma elemento vitale di una comunità, Federico Pirone – Assessore alla Cultura del Comune di Udine
Walking on the blues – si diceva – out of the blue, su sfondo giallo, con testimonial una sorta di John Lee Hooker con tanto di fisarmonica alla bocca e occhiali da sole volti a nascondere i delitti della notte precedente, che con ogni probabilità non è ancora finita, nel logo decisamente centrato by Dimitri Fogolin.
“Jazz vuol dire moltissimo ma nulla di specifico” è l’ouverture del patron dopo i ringraziamenti di rito, elenco sponsor e partnership; confermatissimo Max De Tomassi, “la RAI sarà media partner… europei di calcio permettendo!” Per l’ilarità del parterre.
L’evento nell’evento. In agenda segnare 24 giugno quando anche Giancarlo Velliscig cederà alla moda del momento: dopo Johnny Depp nella serata vampiri in quel di Pordenone e Russell Crowe (barbiere, non più gladiatore) a breve in quel di Majano, ecco un’altra star di Hollywood ritornare al primo amore: nella fattispecie trattasi di Keanu Reeves, bass guitar player con i suoi Dogstar.
E’ la volta del blues, si anticipava: ecco Gary Clark jr., riff graffianti, suono crudo e cattivo, sound che va giù come un buon bicchiere di bourbon. Se due ancora meglio. 8 luglio, parco del castello. Euritmica è anche produzioni: il 10 luglio su drammaturgia di Valerio Marchi ecco di scena il progetto inerente Nina Simone con Graziella Vendramin alla voce. Venue Teatro San Giorgio.
“Mettere accanto a nomi internazionali realtà nostrane di grande valore: è la filosofia del festival da sempre!” rilancia il mattatore. La splendida Letizia Felluga, serata in direzione Rio e la Zerorchestra con la specialità della casa: insonorizzazione dei film muti; questa volta è il turno di The Navigator nella suggestiva cornice del Giardino Loris Fortuna.
Per coloro che amano il jazz… jazz! Ermetica introduzione al tributo a McCoy Tyner, la sera successiva (mercoledì 10), leggendario pianista di John Coltrane con alcuni dei suoi ex compagni di viaggio sul palco di Corte Morpurgo. Un altro tributo ad un altro mito: questa volta si tratta di Gato Barbieri con Andrea Polinelli nella doppia veste di biografo e sassofonista che farà da warm up al “trio che spacca” di Gianni Rojatti, il quale a sua volta lascerà il palco ai Fantastic Negrito, per uno show che si preannuncia coinvolgente e just a little crazy!
Ed ancora il tributo a Tom Waits – una delle anime più blues ancora in circolazione (cit. GV naturalmente), incontri, workshop, il pianista siriano. E poi Cory Henry, tra i big più attesi, con il suo funky jazz, music for your soul!
Sabato 13 è per famiglie, con La musica è di casa! concerto partecipato per introdurre i più piccoli al mondo delle note. E poi la chitarra tagliente di Marc Ribot. Ed ancora l’eleganza raffinata di Gretchen Parlato per una serata minimal chitarra e voce. Chiudono la nostra Nicoletta Taricani con l’Elettro Trio e il nuovo disco e Daniela Pes, sullo stesso codice musicale (anche qui finale europei permettendo!): sarda, già protagonista di Suns, vocalità molto significativa, “non riporta una lingua ma usa la voce evocando ambiti culturali, specialmente al mediterraneo!” Conclude il Nostro, in un’apnea durata solo meno di un’ora.
Ed ora… corsa ai biglietti naturalmente!
Programma completo, info e biglietti su: Udin&jazz 2024
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