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Serracchiani e Orfini a Udine: verso un nuovo approccio all’accoglienza dei migranti?

L’ex Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e Matteo Orfini visitano il Cas di Cavarzerani a Udine: una panoramica sullo stato dell’accoglienza dei migranti, tra criticità e necessità di cambiamento

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Debora Serracchiani
Debora Serracchiani (© Agenzia Fotogramma)

UDINE – Il Centro di accoglienza straordinaria (Cas) nell’ex caserma Cavarzerani di Udine ha attirato l’attenzione dei deputati dem Debora Serracchiani e Matteo Orfini, che hanno recentemente effettuato un sopralluogo accompagnati dal prefetto Domenico Lione e dall’assessore Stefano Gasparin. Questa visita è stata motivata dai recenti eventi che hanno messo in risalto la struttura, e ha permesso loro di valutare da vicino la gestione degli ospiti e le modalità operative del personale.

Un quadro nazionale problematico

Inizialmente, i due deputati hanno fatto una valutazione preliminare della situazione, evidenziando aspetti critici del fenomeno migratorio a livello nazionale. Serracchiani e Orfini hanno sottolineato come il Governo abbia contribuito a lasciare esplodere gli aspetti più negativi della questione migratoria, dall’emergenza sociale alla mancanza di politiche di integrazione.

Tensioni costruite ad arte dalla destra

Inoltre, i deputati hanno osservato un aumento della tensione in molte città, attribuendo parte di questa dinamica alla strategia della destra. Questa tensione si riflette anche in Friuli Venezia Giulia, dove la Giunta regionale sembra collaborare con tale strategia.

La situazione a Cavarzerani

Serracchiani e Orfini hanno descritto una situazione più ordinata e controllata all’interno del centro di accoglienza di Cavarzerani, risultato di interventi recenti. Hanno inoltre evidenziato il lavoro degli operatori, che garantisce un’assistenza dignitosa sia dal punto di vista medico che legale.

Le criticità

Tuttavia, i deputati hanno posto l’attenzione sui migranti che escono dal circuito dell’accoglienza, sottolineando la mancanza di programmi di inserimento adeguati. Questo fenomeno contribuisce a creare situazioni critiche nelle città, con una particolare attenzione rivolta ai minori non accompagnati.

Una necessità di cambiamento

Serracchiani e Orfini hanno concluso sottolineando la necessità di superare il modello attuale di gestione dell’accoglienza. Hanno evidenziato la necessità di una progettualità più ampia che coinvolga i diversi livelli istituzionali, al fine di accompagnare gli ospiti in percorsi di progressiva autonomizzazione. Tuttavia, hanno anche riconosciuto la presenza di difficoltà e ritardi oggettivi nell’attuazione di tale progetto.

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