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Festival delle Lingue: un weekend di cultura e dialogo a Gorizia

Gorizia celebra la diversità linguistica con la seconda edizione del Festival delle Lingue: un weekend ricco di incontri, arte e riflessioni sui temi dell’identità e dell’appartenenza

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Festival delle Lingue
Festival delle Lingue

GORIZIA – Il Festival delle Lingue ha concluso con grande successo la sua seconda edizione, tenutasi lo scorso weekend presso la suggestiva Corte di Casa Ascoli. Organizzato dall’Associazione Kulturhaus Goerz con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, l’evento ha raccolto un’ampia partecipazione di scrittori, artisti e studiosi provenienti da diverse aree linguistiche.

Un ricco programma di eventi

La manifestazione ha offerto una due-giorni intensa, caratterizzata da incontri scientifici, laboratori ludici e presentazioni editoriali. Tra i vari temi trattati, si è spaziato dalla linguistica all’antropologia, dalla traduzione al conflict management, fino alla letteratura in più lingue e all’espressione artistica. Il plurilinguismo, quale elemento fondante del territorio, è stato il filo conduttore del festival, evidenziando il valore della conoscenza di più lingue come strumento di promozione della pace e della comprensione reciproca.

Identità e appartenenza

Il festival ha aperto prospettive stimolanti sul significato dell’identità, del concetto di nazione, di appartenenza e di confine. Attraverso riflessioni plurali sulla realtà socioculturale di Slovenia, Austria e Italia, gli ospiti hanno esplorato temi complessi e attuali come l’inclusione e l’esclusione.

Autori di rilievo e interventi scientifici

Tra gli ospiti di rilievo, hanno partecipato Goran Vojnovic, uno dei più importanti giovani autori sloveni, Mary Barbara Tolusso, scrittrice triestina in collaborazione con la Società Dante Alighieri, il giallista austriaco Guenter Neuwirth, e lo scrittore italo-togolese Kossi Komla Ebri, esponente della letteratura migrante in lingua italiana. A livello scientifico, sono stati molto apprezzati gli interventi dell’antropologo Marco Aime sui confini e le comunità immaginate, e le riflessioni critiche di Vojko Gorjanc dell’Università di Lubiana sulla situazione della lingua slovena.

Eventi musicali e collaborazioni importanti

Il festival ha visto anche performances musicali di alto livello, come il concerto della cantautrice goriziana Paola Rossato, e importanti collaborazioni con la Società Filologica Friulana e l’Associazione Amici di Israele. Questi momenti hanno arricchito ulteriormente l’offerta culturale dell’evento, coinvolgendo il pubblico in un viaggio tra suoni e parole.

Prospettive future: verso l’edizione 2025

Con la conclusione di questa edizione, gli organizzatori stanno già immaginando l’edizione 2025, con l’obiettivo di approfondire ulteriormente l’approccio plurale del festival. Si prevede di invitare nuovi ospiti per riflettere criticamente sulle nozioni di identità e appartenenza, mantenendo sempre al centro l’idea che la lingua è gioco, vita, incontro e divertimento.

Workshop linguistici per bambini

Parallelamente al festival, l’Associazione Kulturhaus Goerz ha avviato il Workshop linguistico per bambini, iniziato lunedì 10 giugno. Questo progetto, rivolto ai bambini dai 6 agli 11 anni, offre attività di gioco, lingua e movimento in più lingue, proseguendo fino al 21 giugno. I partecipanti, suddivisi in tre gruppi e coordinati da docenti madrelingua e bilingui in italiano, sloveno e tedesco, avranno l’opportunità di avvicinarsi al ricco patrimonio linguistico del territorio.

Come partecipare

Per chi fosse interessato a partecipare ai pochi posti ancora disponibili del workshop, è possibile inviare una mail a kulrtuhausgo@gmail.com o un messaggio WhatsApp al 3927203099.

Il Festival delle Lingue di Gorizia si conferma così un appuntamento imperdibile, capace di valorizzare la ricchezza linguistica e culturale del territorio, promuovendo il dialogo e la comprensione tra diverse comunità.

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