Cronaca & Attualità
Natisone, si cerca ancora Cristian senza sosta
Le ricerche di Cristian Molnar, disperso nel fiume Natisone, continuano senza sosta. Il sindaco De Sabata aggiorna sulla situazione. Indagini della Procura di Udine in corso.
Le ricerche di Cristian Molnar, il giovane di 25 anni disperso dal 31 maggio dopo essere stato travolto dalla piena del fiume Natisone, continuano senza sosta. Le operazioni di soccorso, arrivate al giorno 17, coinvolgono i vigili del fuoco e unità specializzate provenienti da tutta Italia. I corpi delle sue amiche, Bianca Doros e Patrizia Cormos, sono stati ritrovati quasi dieci giorni fa.
Aggiornamenti dal Sindaco Michele De Sabata
Michele De Sabata, sindaco di Primieracco, ha fornito gli ultimi aggiornamenti sulle ricerche tramite la sua pagina Facebook. “Le ricerche per la terza domenica continuano, nessuna novità. Sono arrivate ulteriori unità cinofile da Bologna e gruppi specializzati dalla Lombardia. Grazie a tutte le persone che hanno accolto l’invito di un dolce apprezzato da tutti. Si continua”, ha scritto, accompagnando il messaggio con una foto dei dolci portati dai cittadini ai soccorritori.
Estensione delle operazioni di ricerca
Inizialmente, le operazioni si erano concentrate tra il Ponte Romano e quello di Orsaria, con i subacquei che scandagliavano gli anfratti delle forre. Negli ultimi giorni, le ricerche si sono estese verso valle, in direzione di Manzano. Le unità di soccorso stanno utilizzando ogni risorsa disponibile per trovare Cristian, ma finora senza successo.
Prosegue l’indagine della Procura di Udine
Parallelamente alle ricerche, proseguono le indagini degli inquirenti. La Procura di Udine ha aperto un’indagine per omicidio colposo contro ignoti. La famiglia di Cristian, insieme a quelle di Patrizia e Bianca, vive momenti di grande disperazione. Sabina Doros, sorella di Bianca, ha dichiarato al TgR: “Abbiamo bisogno di capire cos’è successo a Bianca, Patrizia e Cristian”.
Domani inizierà una settimana cruciale per le indagini, con la nomina del consulente tecnico che analizzerà il telefonino di Patrizia Cormos, l’unico dispositivo recuperato. Da quel telefono sono partite quattro richieste d’aiuto al numero d’emergenza 112, e l’analisi dei dati potrebbe chiarire eventuali ritardi nei soccorsi.
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