Cronaca & Attualità
Riduzione dei flussi migratori, successo delle misure di sicurezza in FVG
Il Friuli Venezia Giulia rafforza il controllo dei confini con Slovenia e Croazia. Superati i 1800 respingimenti nel 2023, ridotti i migranti nel Cara di Gorizia. Fedriga elogia la collaborazione internazionale e i provvedimenti governativi
GORIZIA – Il governatore Massimiliano Fedriga ha partecipato alla recente riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di Gorizia, seguita da un vertice trilaterale dei ministri degli Interni di Italia, Slovenia e Croazia. Durante l’incontro, sono stati discussi importanti aggiornamenti sulla gestione dei flussi migratori e il controllo dei confini nella Regione Friuli-Venezia Giulia.
Incremento della sicurezza ai confini e dati positivi sui flussi migratori
La Regione Friuli-Venezia Giulia ha messo a disposizione le proprie risorse per potenziare il controllo dei confini. Protezione civile e strumenti regionali sono stati utilizzati in collaborazione con Slovenia e Croazia. Questo sforzo congiunto ha permesso di migliorare significativamente la capacità di gestione dei flussi migratori.
I numeri forniti dal ministro dell’Interno mostrano un netto miglioramento nella gestione dei flussi migratori. Nel 2023, sono stati superati i 1800 respingimenti rispetto agli 80-90 riammissioni annuali precedenti l’introduzione dei controlli ai confini del 21 ottobre 2023. L‘aumento degli arresti di trafficanti di esseri umani ha contribuito a ridurre il numero di migranti presenti nel Cara di Gorizia, attualmente circa 300 persone, contro le 800 del passato.
Collaborazione internazionale e rafforzamento estivo
Durante il vertice, il governatore Fedriga ha ringraziato il ministro Piantedosi per i provvedimenti adottati, sottolineando l’efficacia delle misure. La collaborazione con i ministri degli Interni di Slovenia e Croazia è cruciale per mantenere alta la guardia su fenomeni migratori mutevoli. Nei mesi estivi, particolarmente delicati, ci sarà un ulteriore rafforzamento delle forze di vigilanza.
I controlli ai confini proseguiranno nei prossimi mesi in seguito alla sospensione del Trattato di Schengen. I controlli sono stati gestiti in modo responsabile e non hanno creato particolari disagi per i cittadini, grazie all’impegno delle Forze dell’ordine.
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