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Confcommercio Udine: «Non penalizzare i pubblici esercizi»

Confcommercio Udine critica le nuove restrizioni sulla vendita di alcolici, evidenziando il ruolo cruciale dei pubblici esercizi come sentinelle del territorio e supporto alle forze dell’ordine

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Giuseppe Pavan, presidente mandamentale di Confcommercio Udine
Giuseppe Pavan, presidente mandamentale di Confcommercio Udine

UDINEConfcommercio Udine prende una posizione chiara riguardo le nuove misure di sicurezza proposte dalle autorità locali, che includono restrizioni alla vendita di alcolici nei locali pubblici. Il presidente mandamentale Giuseppe Pavan sottolinea l’importanza di non penalizzare i pubblici esercizi, considerandoli invece delle vere e proprie sentinelle sul territorio.

La reazione delle istituzioni

In seguito a un recente episodio di violenza gratuita avvenuto in città, il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico si è riunito in prefettura per discutere misure preventive. «La città ha subito un altro, drammatico episodio di gratuita violenza – osserva Pavan – e la reazione delle istituzioni è fortunatamente stata immediata». Tra le misure discusse, è stato deciso di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nelle aree critiche.

Il ruolo sociale dei pubblici esercizi

Pavan evidenzia come i pubblici esercizi non debbano essere visti come parte del problema, ma piuttosto come una risorsa preziosa. «La città ha subito un altro, drammatico episodio di gratuita violenza – osserva Pavan – e la reazione delle istituzioni è fortunatamente stata immediata. Ben venga il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine, con le quali Confcommercio come associazione e le imprese collaborano da sempre, nella consapevolezza di svolgere un ruolo sociale, oltre che economico». Questa collaborazione storica tra le imprese e le forze dell’ordine è fondamentale per mantenere l’ordine e la sicurezza in città.

Le critiche alle nuove restrizioni

La principale preoccupazione di Confcommercio riguarda la proposta di vietare la vendita di alcolici nei locali pubblici, imponendo anche restrizioni sulla somministrazione. «Proprio per l’esperienza e la responsabilità degli esercenti – dice Pavan assieme al responsabile dei pubblici esercizi del mandamento Giovanni Pigani –, non riteniamo corretto considerarli parte del problema». Secondo loro, questa misura non solo penalizzerebbe ingiustamente i pubblici esercizi, ma potrebbe anche avere effetti controproducenti.

Pubblici esercizi come supporto alle forze dell’ordine

Confcommercio sottolinea l’importanza del ruolo di monitoraggio che i pubblici esercizi svolgono nel centro città. «La loro funzione di monitoraggio del centro città, al contrario, può essere un utile supporto all’azione delle forze dell’ordine», afferma Pavan. I titolari dei locali pubblici, grazie alla loro presenza costante e alla loro esperienza, possono infatti contribuire in modo significativo alla sicurezza pubblica.

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