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Musica

Saudade maravilha: la fatica è anche gioia! Letizia Felluga, omaggio al Brasile per Udin&jazz

Martedì 9 luglio alla Corte Morpurgo repertorio brasiliano con l’Exù Trio. Il canto, le terre, la terra, l’insegnamento, la composizione, gli incontri, i nuovi progetti nella sua intervista

Massi Boscarol

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foto: ©Letizia Felluga. Si esibirà ad Udin&jazz martedì 9 luglio

UDINE – “Ho visto, conosciuto, amato il Brasile in diverse età, con occhi ed orecchie diverse: da bambina, da adolescente, da donna, questo stato-continente mi accompagna da sempre e gli devo molto. L’omaggio alla musica di quella terra straordinaria nasce proprio dall’amore che provo per lei.” Letizia Felluga, cantante, insegnante di canto e musicoterapia, compositrice, ci introduce con questa dichiarazione senza sè e senza ma al concerto di martedì 9 luglio presso la Corte Morpurgo, in calendario per la trentaquattresima edizione di Udin&jazz.

Orbene lo scrivente non crede che king Velliscig abbia calcolato anche questo ma va da sé che Letizia Felluga si esibirà proprio nella giornata di Santa Letizia accompagnata da due alfieri d’eccezione: Alessandro Scolz, pianoforte e Jacopo Zanette, batteria.

“Quello con Alessandro e Jacopo – con il quale avremo l’onore di esibirci all’interno di una parata di star internazionali ad una delle rassegna jazz più importanti d’Italia e con un trio tutto FVG  – è un incontro di persone, prima ancora di musicisti, che si capiscono al volo, senza dover prendere troppi accordi” aggiunge Letizia. “Alla Corte Morpurgo voglio portare i colori, i profumi, le suggestioni del Brasile, del mio Brasile, di una terra particolare, unica, dove la musica non è un corpo estraneo, non è intrattenimento o mera arte, ma è un concetto viscerale alla vita delle persone. L’italiano è una lingua meravigliosa, in prosa, i brasiliani quando parlano il brasileiro (che non è portoghese – intercala sorridendo) cantano e da questo nasce il paradigma sanguigno parlare-cantare-ballare che per loro (e quindi anche un po’ per me – sorriso smagliante) è tutta un’unica cosa!”

Repertorio: “classici della bossa nova – ma non i soliti!” specifica la nostra protagonista “e un omaggio al mio mito Elis Regina: lei era così… come la vedevi – ti piaccio o non ti piaccio! – una donna senza filtri, affascinante nella vita, nel costume, nel modo di porsi e di cantare, insomma un punto di riferimento. E benché la ami tantissimo non farò Garota de Ipanema=The girl from Ipanema, pezzo stupendo quanto pur(troppo) inflazionato”. 

Il giorno prima Gary Clark Jr., il successivo Fantastic Negrito. In mezzo LF. “Ed in mezzo alla scaletta” aggiunge lei “ho inserito anche un brano di Guinga, un compositore pazzesco classe 1950: mi ha messo in contatto con lui Max De Tomassi, (Radio RAI, storico collaboratore di Udin&jazz, conduttore di Brasil, una storica trasmissione con un nome a caso!) una persona alla quale devo tantissimo, e ci siamo trovati in videochiamata, che sarebbe dovuta durare mezz’ora, quaranta minuti al massimo, per motivi di studio. Guinga, che si presentò in collegamento con la chitarra, mi chiese a bruciapelo – ma perchè hai scelto me per la tua tesi?!

Morale, abbiamo chiacchierato della sua visione della musica, della mia, del Brasile, della vita, di tutto e alla fine la conversazione è durata quattro ore perchè quando c’è un incontro di anime ecco il tempo rimane fluttuante, galleggiante, sospeso, proprio come nella bossa… anticipi, ritardi, pause, fanno parte della musica e della vita. Regalo finale: su un pezzo che mi fece ascoltare, mi disse: mettici tu le parole… ma in italiano! Capirete, un onore incredibile per me… e ve la farò sentire proprio quella sera!” Quando si dicono le soddisfazioni.

Felluga, in questa regione, non è un cognome qualsiasi, ma siamo poco abituati ad associarlo alla musica: “da questo ambiente, dall’ambiente della mia famiglia, del lavoro, della terra, del vino, ho imparato che per ottenere risultati ci vogliono fatica, idee, progetti e sofferenza, che devono essere quasi visti come un piacere, un dono, e non come una perdita di tempo: il tutto/subito non porta mai risultati e nell’insegnamento cerco di trasmettere proprio questo ai miei allievi, spesso un concetto a loro avulso. Del resto anche Glauco Venier per me è stato un insegnante estremamente severo ma dal quale ho imparato tantissimo!”

Sarà un’estate con tanti eventi questa in FVG che naturalmente non termina con Udin&jazz. “Già, e che ci siamo mi permetto di consigliarvi un evento davvero unico, quello di Daniele Di Bonaventura, prodotto da Simularte e che si svolgerà “da noi” al Vigne Museum (colli orientali, Manzano) sul terreno della mia famiglia, che poi è stato il regalo in chiave d’arte contemporanea che la famiglia stessa fece per il centesimo compleanno del nonno, in quel momento il vignaiolo più anziano d’Italia, il tutto in un’atmosfera onirica in data 25 luglio.”

Immancabile il capitolo progetti futuri: “a fine settembre esce un disco al quale tengo tantissimo, tutto cantato in inglese, prodotto con la collaborazione di Mike King, che è stato mio insegnante di canto per tre anni a Londra, persona straordinaria e che mi disse un’altra di quelle frasi che ho scolpite nel cuore – se non componi perdi la parte migliore di te!” Registrato con musicisti eccezionali naturalmente da Stefano Amerio, al momento è ancora top secret ma un progetto artistico a tutto tondo a partire dalla grafica della copertina. Inaugurazione con rinfresco e vini superlativi pare, da indiscrezioni. 

“Sarà quindi una grande emozione per me raccontare questo paese incredibile in musica” conclude la Felluga “dove la brasilianità rappresenta per me una condizione dello spirito prima ancora che un timbro sul passaporto e carioca il colore di un in(determinato) stato d’animo. Se chiudo gli occhi rivedo Yemanjà, il rito delle sette onde, la forza elementale, l’archetipo del mare, vestiti di bianco, e i fiori che si lanciano nell’oceano a capodanno come buon auspicio!

Sarà stupendo poi provare a rendere omaggio a tutti gli artisti che ho menzionato, tra i quali cito ancora mio nonno Livio Felluga, chè è stata una figura fondamentale della mia vita, della mia formazione: un visionario, un innovatore. Mi diceva sempre – segui il tuo cuore, ma fallo con passione, fatica e gioia! Ed aveva ragione. Forse anche lui era un po’ brasiliano!”

In agenda: 

  • Letizia Felluga Exù Trio live a Udin&Jazz, trentaquattresima edizione
  • Letizia Felluga, voce – Alessandro Scolz, piano – Jacopo Zanette, batteria
  • martedì 9 luglio, ore 19.30 alla Corte Morpurgo
  • ingresso gratuito

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