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Economia & Lavoro

Il lavoro in FVG: troppi anziani e troppi pochi giovani

Invecchiamento della forza lavoro e scarse opportunità di innovazione: la sfida del Friuli Venezia Giulia nel panorama economico italiano

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Lavoratori anziani
Lavoratori anziani ( © Depositphotos)

L’invecchiamento della forza lavoro in Friuli Venezia Giulia sta diventando un fattore critico che potrebbe ostacolare la competitività e l’innovazione nella regione. Questo è il quadro dipinto da Michele Nencioni, direttore generale di Confindustria Udine, che ha espresso preoccupazione per l’attuale composizione demografica della popolazione lavorativa.

Un quadro demografico preoccupante

La composizione della popolazione per età di lavoro in Friuli Venezia Giulia è sempre più sbilanciata verso la fascia di età più anziana. Secondo i dati recenti, al primo gennaio 2023, i giovani di 18-34 anni rappresentavano solo il 16,2% della popolazione totale, in netto calo rispetto al 21,9% del 2002. Questo decremento del 25,5% in due decenni ha portato ad una riduzione di circa 66 mila giovani nella regione.

Un aumento dei lavoratori over 50

Negli ultimi cinque anni, il numero di lavoratori over 50 è cresciuto significativamente, passando dal 38,2% del totale nel 2019 al 41,8% nel 2023. Questo fenomeno è accentuato dall’aumento dell’età pensionabile, che prolunga la permanenza nel mercato del lavoro delle “coorti” più anziane. Al contrario, i lavoratori under 25 rappresentano solo il 5%, mentre quelli nella fascia 25-34 anni costituiscono il 16,7% e i 35-49enni il 36,5%.

Impatto sull’occupazione

Il tasso di occupazione in Friuli Venezia Giulia ha raggiunto valori record nel 2023, attestandosi al 68,7% per la fascia di età 15-64 anni. Questo dato, sebbene superiore alla media nazionale del 61,5%, è comunque inferiore a quello registrato nel Nord Italia (69,4%), nella Zona Euro (70%), in Austria (74,1%) e soprattutto in Germania (77,2%). La crescita maggiore si è verificata nella coorte 55-64 anni, dove il tasso di occupazione è salito al 62,1%, superando quello di molti paesi europei come Austria (57,3%) e Francia (58,4%).

Il divario di genere

Un fattore significativo che contribuisce al divario occupazionale in Friuli Venezia Giulia è la componente femminile. Il tasso di occupazione per le donne nella regione è del 62,2%, nettamente inferiore rispetto a quello degli uomini (75,1%). Questo divario è ancora più marcato se confrontato con paesi come la Germania, dove il tasso di occupazione femminile è del 73,6%.

Conseguenze sulla creatività e l’innovazione

Secondo Nencioni, l’invecchiamento della forza lavoro ha un impatto diretto sulla capacità di innovazione. “Sono i giovani a mostrare maggiori abilità e desiderio di risolvere problemi, generare idee creative e introdurre modelli di sviluppo nuovi”, ha sottolineato. Team più giovani sono in grado di portare innovazioni dirompenti, creando punti di discontinuità rispetto al passato.

Le sfide per il futuro

L’andamento demografico negativo non influisce solo sulle finanze pubbliche, ma anche sulla produttività e competitività del sistema economico regionale. La riduzione della popolazione giovane e l’aumento dei lavoratori anziani pongono sfide significative per il futuro. Le imprese devono trovare modi per incentivare la partecipazione dei giovani al mercato del lavoro e promuovere un ambiente che favorisca l’innovazione.

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